“Fate presto, #CambiamoAria!”, al via la mobilitazione per misure antismog più coraggiose
“Non si può più aspettare, i cittadini ne hanno pieni i polmoni”. E’ questo l’incipit della petizione promossa da un vasto gruppo di associazioni torinesi per chiedere al Consiglio Comunale di Torino misure antismog più coraggiose di quelle intraprese fino a questo momento
23 February, 2017
“Non si può più aspettare, i cittadini ne hanno pieni i polmoni”. E’ questo l’incipit della petizione promossa da un vasto gruppo di associazioni torinesi per chiedere al Consiglio Comunale di Torino misure antismog più coraggiose di quelle intraprese fino a questo momento. “I recenti interventi emergenziali rappresentano solo un primo passo –si legge nell’appello-. L'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale ha calcolato che in un solo anno a Torino si potrebbero evitare 1.171 morti premature riducendo le polveri PM2.5 a 10 µg/m3 medi e le PM10 sotto i 20 µg/m3”.
Con questa premessa Legambiente Molecola, Bike Pride, Officine Corsare, Movimento per la Decrescita Felice, Alter.Polis, Studenti Indipendenti lanciano la mobilitazione “Fate presto, #CambiamoAria!” per spingere l’Amministrazione Appendino, dopo l’inasprimento delle misure emergenziali, ad adottare provvedimenti strutturali coraggiosi: “Per contrastare l’inquinamento sotto la Mole servono interventi concentrati sul settore della mobilità, responsabile di circa l'80% delle emissioni di PM10”. Tra le proposte avanzate dalle associazioni la creazione di una Congestion Charge Zone su un'area estesa del centro urbano che porti, come avvenuto a Milano con l'AreaC, ad un abbattimento significativo del traffico veicolare privato e, grazie alle risorse così reperite, al potenziamento del trasporto pubblico, della mobilità ciclistica e pedonale, oltre che interventi diffusi di moderazione del traffico. I proponenti chiedono inoltre il blocco permanente dei veicoli fortemente inquinanti, non meno di quanto si fa già in Emilia Romagna.
La petizione verrà presentata domenica 26 febbraio alle 18:30 alle Officine Corsare di via Pallavicino 35 nel corso dell’incontro pubblico “Che aria tira?”. Nelle prossime settimane sarà possibile firmare il testo della petizione presso la sede di Legambiente in via Maria Ausiliatrice 45 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18, al laboratorio culturale autogestito Manituana in via Sant’Ottavio 19 bis tutti i martedì dalle 21 alle 22:30, al polo culturale Lombroso16 in via Lombroso 16 tutti i mercoledì dalle 20 alle 22 e al circolo Arci Officine Corsare di via Pallavicino 35 tutti i giovedì dalle 20 alle 22.