Rifiuti Genova: nei due quartieri col porta a porta differenziata all’85% a fine 2016
Federico Valerio, esperto e blogger specializzato, sulla base di dati Amiu, traccia un bilancio della sperimentazione del porta a porta nei quartieri Quarto Alto e Colle degli Ometti dove la differenziata a dicembre 2016 ha raggiunto l’85%
07 March, 2017
“E' vero il porta a porta fa bene alla raccolta differenziata”. A dirlo è Federico Valerio, esperto e blogger specializzato, che in un post su Facebook evidenzia i risultati positivi della sperimentazione della raccolta domiciliare a Genova. Sulla base di dati Amiu, Federico Valerio scrive: “A Genova con un porta a porta integrale, partito a giugno 2016 in due quartieri della città (Quarto Alto e Colle degli Ometti), con 2.206 utenze famigliari, si è registrato l'88% di raccolta differenziata a luglio, e l'85% a dicembre”. Pur trattandosi di un numero di cittadini molto limitato (su circa 600 mila totali abitanti a Genova), “sembra un buon risultato che merita di essere divulgato e nonostante un po’ di resistenze sta funzionando” sottolinea ad Eco dalle Città Federico Valerio. “Ora - ribadisce l’esperto - le famiglie coinvolte devono essere premiate con il forte sconto previsto dalla Tariffazione Puntuale, resa possibile dal riconoscimento WiFi di ogni mastello conferito”.
I dati sulla raccolta differenziata porta a porta nei due quartieri genovesi integrano quanto già annunciato da Amiu in occasione di una recente commissione consiliare sulle "problematiche relative al sistema di conferimento della raccolta differenziata a Quarto alta". Nella presentazione fornita quel giorno dall’azienda, è stato anche ricapitolato il funzionamento del modello di raccolta differenziata applicato nei due quartieri che è di tipo ‘domiciliare’ e a ciascuna famiglia, come ricordato da Federico Valerio, sono stati consegnati piccoli contenitori “mastelli” da utilizzare per esporre i materiali. “Grazie ai sistemi tag (un piccolo chip apposto al mastello o contenitore che consente di marcare e identificare in modo univoco l’oggetto con l’utente a cui è associato) - ha spiegato l’azienda - i rifiuti sono rilevati automaticamente dai mezzi dotati di RFID (Radio Frequency IDentification - Identificazione a radio frequenza) all’atto della raccolta. I dati raccolti sono poi trasmessi automaticamente al sistema informatico di AMIU, che registra il codice utente, la data e l’ora del ritiro, il veicolo e l’operatore che ha effettuato il servizio”.
Per quanto riguarda i prossimi sviluppi del progetto porta a porta, in base a quanto riferito da Amiu in commissione, le prossime zone previste per la sperimentazione sono a Genova Voltri (zona Crevari, Fabbriche e Acquasanta) e a Genova Prà (zona POR) per un totale di 3.405 nuove utenze. Potenzialmente però le famiglie interessate dal progetto per il porta a porta a Genova sono molte di più: “120 mila famiglie” sottolinea Valerio che “da programma sono già previste e già potrebbero essere raggiunte dal porta a porta con raccolta condominiale o personale".