L’agricoltura sociale e il desiderio della “Home Farm”
Da casa di riposo a fattoria urbana, una nuova tendenza mette insieme attività sociale e produzione agricola biologica
09 April, 2017
Oggigiorno la promozione dell’agricoltura biologica e sociale è un fattore che acquista sempre più rilievo, non solo tra le persone giovani ma anche tra quelle anziane. Ma cosa si intende, davvero, con il termine agricoltura sociale? Tale termine si riferisce ad un ambito in cui la produzione agricola coniuga la propria funzione produttiva con lo svolgimento di un’attività sociale, ossia esperienze e progetti in cui l’agricoltura etica è intesa come un uno strumento di terapia, integrazione lavorativa, o, addirittura, come riabilitazione nel servizio di assistenza agli anziani a Roma.
L’attività agricola, pertanto, si impegna a coinvolgere quelle che sono definibili come fasce deboli delle popolazione in progetti formativi o mirati al reinserimento, all’accoglienza e all’integrazione.
Orti urbani e giardini condivisi
Col fine di promuovere un’agricoltura responsabile e, allo stesso tempo, la salvaguardia del territorio, il comune di Roma ha promosso l’istituzione degli orti urbani, i quali sono affidati ad associazioni o gruppi costituiti mediante il comodato d’uso. Tali associazioni, a loro volta, suddivideranno tali appezzamenti terrieri in porzioni minori, generalmente per un massimo di 60 metri quadri ciascuno, e li destineranno ai cittadini che ne faranno richiesta.
Attraverso questa iniziativa si mira non solo ad una valorizzazione del territorio, bensì anche ad incrementare l’occupazione per le fasce d’età avanzate. Gli anziani, infatti, potranno, previa richiesta di affidamento di una porzione di terreno, mantenersi attivi mediante la coltivazione di un vero e proprio orto personale attraverso l’utilizzo di tecniche biologiche, potendo godere dell’autoconsumo dei prodotti derivati dal proprio lavoro. Questa iniziativa, inoltre, consentirà loro di godere di un certo risparmio; il costo di frutta e verdura, infatti, è sempre in aumento, e in questa maniera, una categoria “povera” come quella delle persone anziane, in quanto costantemente soggetta a riduzioni della pensione, potrà usufruire di quanto prodotto attraverso il proprio lavoro.
Il miraggio della Home Farm
La “Home Farm” è il sogno dell’era moderna, ossia una casa di riposo, in cui quindi vi soggiornino persone che necessitano i servizi di assistenza, e dove i suoi inquilini possano auto-produrre cibi biologici. Il numero di architetti che desidera mettere a disposizione le proprie conoscenze, con lo scopo di fornire alla società un contributo utile e di fronteggiare le carenze architettoniche e biologiche, è sempre più in netta crescita, per questa ragione al World architecture festival gli architetti della Sparck hanno presentato il progetto “Home Farm”.
Esso consisterebbe in una vera e propria casa di riposo che però, al contempo, svolga il ruolo di fattoria urbana, ossia gli ospiti al suo interno sono coinvolti nella produzione di cibo biologico che, successivamente, potrà essere o consumato all’interno della stessa struttura o essere venduto col fine di ricavare fondi.
Il progetto non mira solo a favorire la socializzazione e la condivisione, ma anche ad un miglioramento della qualità della vita stessa. Infatti il contatto con la natura e le attività svolte all’aria aperta aiutano a favorire il benessere quotidiano dei residenti in struttura. Numerosi studi scientifici hanno già dimostrato il valore terapeutico e sociale che il lavoro con la terra può arrecare alle persone anziane, soprattutto se tali attività vengono svolte in gruppo e con collaborazione.
Comporta vantaggi l’agricoltura biologica?
Certo che sì! I vantaggi che essa comporta sono davvero numerosi e variano da quelli relativi all’ambiente, al benessere degli animali, fino ad arrivare a quelli diretti per la salute della persona. Per quanto riguarda la produzione vegetale, trattando di agricoltura biologica, questa garantisce una migliore qualità del prodotto; infatti le aziende che la mettono in pratica devono sottostare a numerose leggi, quali ad esempio la rotazione delle colture, la quale ha lo scopo di prevenire l’insorgere di parassiti e malattie legati alle singole specie, o la consociazione, una tecnica che consiste nella coltivazione di piante differenti affiancando tra loro quelle che possono aiutarsi reciprocamente, come ad esempio cipolle e carote in quanto ognuna respinge i parassiti specifici dell’altra.
Allo stesso modo anche la produzione animale da agricoltura biologica indica la certezza di qualità, infatti gli allevamenti si impegnano a rispettare i bisogni fisiologici degli animali, facendogli condurre una vita sana e completa assicurandosi che godano di uno spazio vitale sufficiente. Anche il mangime degli allevamenti biologici è sottoposto a controlli, questo infatti o viene prodotto dall’azienda agricola stessa o viene importato da altre aziende agricole biologiche.
Per quanto riguarda la nostra alimentazione, frutta e verdura aventi origini biologiche possiedono una maggiore quantità di antiossidanti, in particolar modo fenoli e acido salicilico, che aiutano a combattere i radicali liberi, i quali sono responsabili dei vari processi di invecchiamento.