Marine litter, tra Adriatico e Ionio 658 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia
Sono alcuni dei dati contenuti nel rapporto “Marine litter assessment in the Adriatic & Ionian seas”, frutto della campagna di monitoraggio cui hanno partecipato nove istituti, enti e università di sette diversi Paesi che condividono il bacino Adriatico e Ionio
27 April, 2017
Troppi rifiuti in mare, dal fondale alla superficie e fino alla spiaggia. Tra l'Adriatico e lo Ionio, ci sono in media 658 oggetti spiaggiati ogni 100 metri di litorale, una media di 332 oggetti per kmq in galleggiamento lungo le coste. E sul fondo del mare la situazione non è migliore: una media di 510 oggetti raccolti per kmq.
Dai mozziconi agli accendini, ben il 7,8% dei rifiuti trovati in spiaggia è correlato al fumo; il 2,6% di quelli trovati sul fondo del mare sono di origine sanitaria tra preservativi, assorbenti igienici e così via. Da dove vengono questi rifiuti? Soprattutto dalle coste, a causa di pratiche inefficienti di gestione dei rifiuti, turismo e attività ricreative (in una percentuale variabile fra il 33 e il 39%) e da attività in mare, dai trasporti di merci e passeggeri alla pesca sportiva e commerciale all'acquacoltura (dal 6,3% al 23%).
Sono alcuni dei dati contenuti nel rapporto “Marine litter assessment in the Adriatic & Ionian seas”, frutto della campagna di monitoraggio cui hanno partecipato nove istituti, enti e università di sette diversi Paesi che condividono il bacino Adriatico e Ionio (Albania, Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Italia, Grecia, Montenegro e Slovenia) fra cui, per l’Italia, Ispra e Arpae Emilia Romagna.
Si tratta del primo lavoro che si propone di valutare quantità, composizione e fonte dei rifiuti marini nell’Adriatico e nello Ionio e rappresenta la prima valutazione dei rifiuti marini (a livello europeo e di bacini regionali europei) basata su dati di campo comparabili, ottenuti nello stesso periodo, con l’applicazione di protocolli di monitoraggio armonizzati e che può quindi fornire elementi strategici per il monitoraggio dei rifiuti marini e per le politiche di gestione.
La campagna di monitoraggio è stata complessa. In particolare: best replica watches
- Sono stati analizzati 180 transetti su spiaggia in 31 diversi siti, per un totale di 32.200 mq estesi su oltre 18 Km di costa;
- sono stati effettuati 66 transetti a bordo di pescherecci per valutare i rifiuti galleggianti, percorrendo un totale di 415 Km, mentre osservatori su ferry-boat hanno monitorato un totale di 9.062 Km di mare;
- per i rifiuti sul fondo sono stati campionati 11 siti con reti a strascico effettuando un totale di 121 cale, sono inoltre stati effettuati 38 transetti in 10 diversi siti tramite operatori subacquei;
- per la valutazione della plastica nel biota sono stati analizzati 614 esemplari di pesci.
Il programma triennale IPA-Adriatico DeFishGear si è concluso a fine 2016 e ha coordinato ed armonizzato azioni pilota nell’ambito di una stretta cooperazione fra Scienza, Politica e Società con l’obiettivo comune di un Adriatico e Ionio libero dai rifiuti.
Ecco il rapporto completo:
“Marine litter assessment in the Adriatic & Ionian seas”