Per la Maturità 2017 il Miur mette al centro l’ambiente
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha scelto di mettere l’ambiente al centro della propria riflessione sottoponendo all’analisi dei circa cinquecentomila maturandi italiani ben tre tracce su sette dedicate allo studio critico degli aspetti connessi all'ambiente”
22 June, 2017
di Rocchina Cericola
Nelle scorse settimane, le scelte americane in materia di ambiente e cambiamenti climatici hanno scosso non poco l’opinione pubblica riaccendendo i riflettori su un tema tanto annoso quanto urgente come quello delle politiche ambientali dei prossimi anni. Anche il Miur, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha scelto di mettere l’ambiente al centro della propria riflessione sottoponendo all’analisi dei circa cinquecentomila maturandi italiani ben tre tracce su sette dedicate allo studio critico di diversi aspetti connessi al macro tema “ambiente”.
La tipologia A verte infatti sull’analisi dei Versicoli quasi ecologici di Giorgio Caproni. La poesia monostrofe si apre con due imperativi con cui il poeta si rivolge direttamente alla pluralità degli uomini esortandoli a non uccidere e soffocare l’ambiente umano, inteso come unione sinergica di componente paesaggistica e animale. Caproni rivolge un monito agli uomini invitandoli a non rivestire di importanti cariche pubbliche (non fare cavaliere del lavoro) coloro che mossi esclusivamente da interessi economici uccidono con un colpo rapido e improvviso la flora e la fauna del nostro pianeta (chi per profitto vile fulmina un pesce, un fiume). Negli ultimi versi Caproni allenta la morsa, la lingua si addolcisce e il suo pensiero va a chi resta, a chi riesce a sopravvivere nel “paese guasto” alla distruzione. Forte la scelta dell’aggettivo “guasto” che, da un punto di vista semantico, racchiude in sé l’idea della corruzione, della devastazione e, in senso figurato, dell’incapacità a discernere il bello e il buono. A questi non resta il rammarico di pensare a quanto potrebbe tornare ad essere bella la Terra se solo l’uomo scomparisse.
Il saggio breve di ambito storico – artistico invita invece i candidati a riflettere sulla natura all’interno della dicotomia minaccia – idillio. Le fonti iconografiche a disposizione dei maturandi sono La bufera di neve di William Turner e l’Idillio primaverile di Giuseppa Palizza da Volpedo. Tra le fonti letterarie il celeberrimo frammento del Dialogo della natura e di un islandese di Leopardi, un frammento dell’Ortis di Foscolo, romanzo in cui i paesaggi naturali sono usati molto spesso per raccontare e rendere visibili gli stati d’animo di Jacopo e alcuni versi de Il lampo di Pascoli e I limoni di Montale in cui il poeta gode con i sensi (la vista e l’olfatto) di una distesa di alberi di limoni, in una sorta di oasi di pace, lontana dalla guerra che dà a tutti la possibilità di sentirsi ricchi per pochi attimi (qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza ed è l’odore dei limoni).
Il saggio breve di argomento storico-politico invita i candidati a riflettere sul tema della ricostruzione post evento traumatico, con riferimento diretto all’alluvione di Firenze di fine anni Sessanta e al terremoto che ha investito il centro Italia lo scorso agosto. Quest’ultima traccia dava modo ai maturandi di analizzare il legame che spesso intercorre tra malaffare, cattiva gestione della cosa pubblica e fenomeni ambientali e climatici più o meno prevedibili quali l’edilizia abusiva, le gare di appalto a ribasso, la deforestazione selvaggia e le altre pratiche che oltre ad oltraggiare il pianeta mettono in pericolo le nostre vite.