Inaugurazione impianto Life Optimal 2012, energia elettrica dai rifiuti zootecnici dell’alta Valle d’Isarco in Alto Adige
62 aziende agricole dell’allevamento di bovini da latte della zona dell'Alta Valle Isarco riunite per trovare un metodo di utilizzo sostenibile dei reflui zootecnici in alternativa allo spandimento sul terreno vietato dalla normativa europea
04 July, 2017
Il prossimo 9 e 10 luglio la Biogas Wipptal aprirà le porte del suo stabilimento in Val di Vizze, in provincia di Bolzano per inaugurare l’impianto a rifiuti zero realizzato grazie al cofinanziamento del programma LIFE.
La società Biogas Wipptal, coordinatrice del progetto LIFE12 ENV/IT/000671 “OPTIMAL 2012” – “OPTImised nutrients Management from Livestock production in Alto Adige”, rappresenta 62 aziende agricole operanti nel settore dell’allevamento di bovini da latte della zona dell'Alta Valle Isarco, che nel 2008 si sono riunite per trovare un metodo di utilizzo sostenibile dei reflui zootecnici, in alternativa allo spandimento sul terreno vietato dalla normativa europea.
La risposta del progetto alla gestione di letami e liquami è un virtuoso processo di riciclo, che determina sia la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, grazie alla sostituzione di fertilizzanti minerali con quelli naturali prodotti dall’impianto, per la fertilizzazione di vigneti e frutteti, sia la riduzione delle emissione dell’ammoniaca mediante lo sviluppo di un sistema di spandimento del digestato ad alta precisione e basse emissioni, che permetterà di rispettare i limiti nazionali fissati in riferimento della Direttiva 2001/81/CE per gli inquinanti atmosferici (inclusa l’ammoniaca). L’impianto realizzato, è alimentato dai reflui zootecnici prodotti dalle aziende locali ed è in grado di produrre energia elettrica rinnovabile. Inoltre, grazie al calore generato che permette l'essiccazione del digestato residuo dalla produzione del biogas, viene prodotto un fertilizzante naturale di alta qualità. Produzione di energia rinnovabile e di concime naturale, a chilometro zero, per alimentare economie nel settore caseario, frutticolo e vinicolo: questo il valore economico, sociale e ambientale generato da un modello di tecnologia tra le più avanzate nel campo della sostenibilità per il settore dell’allevamento.
Descrizione dello stabilimento
Nei masi dei soci si raccolgono, con degli appositi macchinari per il trasporto, all’incirca 25.000 t di letame e 45.000 t di liquame.
Nell’impianto della biogas fermentano gli effluenti, il gas che viene prodotto viene trasformato in corrente e calore. All’incirca la metà del digestato viene riportato agli agricoltori e con un prototipo viene effettuato lo spargimento ad alta precisione e bassa emissione. Il prototipo è stato costruito secondo il progetto LIFEOptimal Project. L’altra metà del digestato viene divisa attraverso un separatore a compressione elicoidale ed un vibrovaglio che separano componenti solidi e liquidi del digestato. La parte liquida viene preparata attraverso un processo in tre fasi di osmosi inversa, che posta alla trasformazione in acqua che puo essere scaricata nel corpo idrico.
La parte solida del separatore viene asciugata, macinata e pelletata per diventare un fertilizzante. Ai pellets vengono aggiunti i concentrati dall’osmosi inversa. I pellets rappresentano dei fertilizzanti ad alta composizione di massa organica e vengono usati nei vigneti e frutteti. L’acqua pulita viene versata nel fiume Isarco.
Clicca qui per lo scema.