Roma, ordinanza anti alcol: primi controlli e multe. E Confesercenti fa ricorso contro il Comune
Tra venerdì 7 e sabato 8 luglio la polizia locale ha eseguito più di 500 controlli presso i locali di vari Municipi della Capitale per controllare se esercenti ed avventori osservassero l’ordinanza che vieta somministrazione, vendita e consumo di alcol in determinate zone della città in orari prestabiliti
12 July, 2017
Confesercenti ha depositato il ricorso al Tar contro il Comune di Roma per l'ordinanza anti alcol emanata dalla sindaca Virginia Raggi, che vieta somministrazione, vendita e consumo di alcol in determinate zone della città di Roma e in orari prestabiliti fino al 31 ottobre. Per gli esercenti, l’ordinanza prevede anche l’esposizione dell’elenco delle regole da rispettare nei propri locali, e il testo è disponibile sul sito di Roma Capitale in quattro diverse lingue (inglese, spagnolo, francese e tedesco), per consentirne così la più larga diffusione.
Claudio Pica, presidente dell'Associazione esercenti, pubblici esercizi di Roma (Aeper) della Confesercenti, ribadisce la contrarietà al provvedimento: "I motivi su cui poggia la nostra azione - spiega - è che non vi era alcun carattere di urgenza per movida violenta negli ultimi mesi a Roma. Inoltre questa ordinanza determina una concorrenza sleale tra gli stessi operatori. Accade, infatti, che in alcuni municipi la vendita sia vietata in una determinata via e permessa in zone subito limitrofe. Questo determina la cosiddetta transumanza alcolica, che è quella più pericolosa. Noi saremmo stati d'accordo, semmai, cambiando alcuni contenuti, ad una ordinanza estesa su tutto il territorio cittadino. Dai primi giorni di applicazione - conclude Pica - ci sembra evidente come l'ordinanza di Raggi di fatto non venga applicata".
"Roma è di tutti e dobbiamo rispettarla. Divertimento e tempo libero nel corso dell'estate devono essere abbinati a sicurezza e rispetto del decoro urbano e della quiete pubblica. Va in questa direzione l'ordinanza che ho firmato nei giorni scorsi che limita la vendita e il consumo di bevande alcoliche nelle ore serali. L'obiettivo è prevenire episodi di inciviltà e di violenza legati ad un eccessivo consumo di alcol", dice la sindaca di Roma Virginia Raggi sul sito del Comune.
Intanto si apprende che la Polizia locale capitolina tra venerdì 7 e sabato 8 luglio ha eseguito più di 500 controlli presso i locali di vari Municipi della Capitale per controllare se gli esercenti e gli avventori osservassero l’ordinanza. Dalle 22:00 di venerdì, venticinque agenti della Polizia locale hanno iniziato i controlli anti alcol, partendo da Corso Vittorio Emanuele II, via della Cancelleria, piazza Sant’Egidio, piazza San Calisto e via San Francesco a Ripa a Trastevere. Per quanto riguarda i bar e i locali, il 65% delle attività controllate non avevano esposto l’ordinanza tradotta in quattro lingue, facendo scattare una sanzione amministrativa di cento euro. I controlli hanno rivelato inoltre che gran parte dei clienti non erano a conoscenza del provvedimento.
Sabato sera i controlli sono stati 379 in diverse zone di Roma. Sono stati multati sedici esercenti che non avevano esposto l’ordinanza e ventuno avventori che consumavano alcolici in aree in cui vigeva il divieto. I controlli hanno interessato in particolare i Municipi I, II, VI, VIII, IX e X. Solo a Campo De’ Fiori, cinque esercenti sono stati multati e otto giovani sono stati multati per il consumo di alcol con una sanzione di 150 euro ciascuno.