La migliore soluzione per l'inquinamento è scambiare la macchina con la bici, non il diesel con l'elettrico
Parola di Tim Burns, il noto cicloattivista inglese che sul Guardian scrive: "Anche se il piano governo prevede il blocco dei motori diesel e benzina nel 2040 in favore di una mobilità elettrica, probabilmente le persone cambieranno semplicemente il tipo di scatola dentro cui spostarsi. Questo migliorerà la qualità dell'aria ma non risolverà la congestione nelle strade"
30 July, 2017
Il noto cicloattivista Tim Burns ha scritto sul Guardian che anche se il piano prevede insieme al blocco dei motori diesel e benzina una serie di misure per sostenere il mercato delle auto elettriche e adeguare all'elettrico i veicoli esistenti, "questa sarà un'altra opportunità mancata per ripensare come ci muoviamo e come viviamo in città. Probabilmente le persone cambieranno semplicemente il tipo di scatola dentro cui spostarsi - scrive Burns - Cosa che migliorerà la qualità dell'aria ma non farà nulla per risolvere la congestione nelle strade".
Eppure da questo punto di vista la soluzione sarebbe già pronta: l'incentivo massiccio all'uso della bicicletta. Mentre una singola corsia di marcia da 3,5 metri può ere percorsa da 2.000 persone all'ora in auto, la stessa corsia può essere utilizzata da 14.000 persone in bicicletta, senza contare poi lo spazio lasciato libero nel parcheggio.
Nel 2015, solo il 2% dei viaggi in Inghilterra è stato fatto in bici, nonostante la lunghezza media di ogni viaggio sia solo di 5 km. In Italia le cose vanno un po' meglio ma mica tanto: secondo l'ultimo rapporto di Legambiente relativo al 2015 gli italiani che utilizzano la bici per gli spostamenti sono solo il 3,6%.
Fortunatamente in Europa e nel mondo ci sono alcune città che hanno deciso davvero di smantellare l'autocentrismo della mobilità urbana. Copenhagen e Amsterdam sono gli esempi più noti e ormai quasi stucchevoli, seguite a ruota da Siviglia, che si può considerare la 'capitale ciclabile del sud europa', ma novità in questo senso arrivano anche da Barcellona, Parigi fino a New York e Oslo, solo per citare le più note.
I vantaggi di una ciclabilità diffusa sulla qualità della vita in città sono enormi - riduzione di incidenti e malattie, abbattimento del rumore, riduzione dello stress - come lo sono quelli per l'economia, ampiamente documentati da autorevoli studi di bikenomics. Legambiente ha calcolato che in Italia l’insieme degli spostamenti a pedali genera un fatturato di 6 miliardi di euro. Un patrimonio enorme - frutto della somma della produzione di bici e accessori, delle ciclovacanze e dell’insieme delle esternalità positive generate dai ciclisti (come risparmio di carburante, benefit sanitari o riduzione di emissioni nocive).