Wwf, lotta al carbone: 'In un secondo una centrale come Brindisi emette tanta Co2 quanto 130.000 automobili'
Una grande nuvola simbolica di CO2 ha attraversato il centro di Roma, facendo sosta davanti al ministero dello Sviluppo Economico e Palazzo Montecitorio: così il WWF ha chiesto di fermare definitivamente tutte le centrali a carbone italiane entro il 2025
28 September, 2017
Con questa iniziativa il WWF chiede attenzione rispetto alle scelte energetiche del Paese. Il Governo nelle prossime settimane pubblicherà la Strategia energetica nazionale, con la quale si deciderà la traiettoria energetica dell’Italia per almeno i prossimi 20 anni. Per la prima volta si sta prendendo in esame la possibilità di una chiusura delle centrali a carbone, ma nella proposta del Governo si delineano gli scenari senza operare una scelta chiara e, quindi, la data effettiva dello stop. Per il WWF Italia, la chiusura deve avvenire entro il 2025, in linea con altri Paesi europei, dicendo addio ad una fonte fossile causa in Italia di circa 8 morti a settimana e di una spesa sanitaria annua calcolata di 1,4 miliardi di euro. Chiudere l’era del carbone è una scelta non più rinviabile, fondamentale sia per le politiche climatiche che per tutleare la salute dei cittadini.
La manifestazione, partita dalla sede romana del WWF, si è mossa per le strade centrali di Roma, passando per il Ministero dello Sviluppo Economico in Via Veneto, Piazza Barberini, via Del Corso e Montecitorio, dove l’Associazione del Panda ha fatto un punto con la stampa.
“Il WWF ha voluto far arrivare la voce dei cittadini inquinati e colpiti dagli effetti del cambiamento climatico a chi sta oggi discutendo del nostro futuro. L’accelerazione del cambiamento climatico e le sue preoccupanti conseguenze devono spingere la classe politica a mettere in atto politiche energetiche ambiziose, con obiettivi chiari e con l’individuazione puntuale degli strumenti necessari a conseguirli”. Ha dichiarato Responsabile Energia e Clima del WWF Italia Maria Grazia Midulla che aggiunge: “Sarebbe una vera iattura se, in nome degli interessi confliggenti, si decidesse di lasciare tutto al business as usual. Il primo passo concreto è dire addio al carbone, il combustibile che emette il più alto tasso di CO2, e che quindi avvelena il clima, le persone e l’ambiente. Ne possiamo fare a meno da subito. La Gran Bretagna, la patria dell’uso del carbone, ha deciso di chiudere tutte le centrali a carbone entro il 2025: noi cosa aspettiamo?”.