Abbiamo chiesto a Federico Vozza, vicepresidente di Legambiente Piemonte, un commento sull’idea della giunta comunale di Torino intenzionata a cambiare l’attuale zona a traffico limitato in centro: “Al momento mancano alcuni elementi della proposta per un commento completo sull’argomento. Si tratta di un provvedimento complesso che va valutato nei minimi dettagli. L’efficacia di una misura di questo tipo, sta proprio nei dettagli, nei numeri e nelle tariffe”. 

Federico Vozza fa però un passo indietro e dà così un giudizio generale sull’iniziativa: “Non possiamo che essere favorevoli visto che si tratta di una proposta che noi avevamo già fatto in campagna elettorale ed era contenuta nel documento A Torino vorrei. Una proposta poi rilanciata con la petizione #CambiamoAria, promossa insieme ad altre associazioni cittadine, che chiede, tra le altre cose, l’introduzione del pedaggio urbano sul modello dell’Area C di Milano destinando i fondi raccolti al potenziamento del trasporto pubblico, alla ciclabilità e ad interventi di moderazione del traffico. Finalmente si fa un passo in avanti che auspicavamo da tempo. Però - ribatte il vicepresidente di Legambiente Piemonte - finché non ci verrà presentato il piano non possiamo esprimerci nel merito”. 

Venerdì scorso c’è stato il primo tavolo sulla Ztl con i commercianti. E nel suo blog la sindaca parla di partecipazione e condivisione con i cittadini. “Per ora la concertazione sembra che sia avvenuta solo con i commercianti. Questa cosa ci lascia un po’ perplessi dato che i proponenti eravamo proprio noi come associazioni, realtà che forse hanno una visione un po’ più di insieme rispetto a quella particolare di alcune associazioni dei commercianti”. 

“Dovrebbero essere sentiti i proponenti ed è giusto confrontarsi con la cittadinanza, coinvolgendo però anche i tecnici delle città che hanno adottato questi provvedimenti. Occorre infatti tenere la barra dritta sull’efficacia del provvedimento”. Non solo concertazione, quindi. “Altrimenti il rischio è che non si capisca l’indicazione che si vuole dare. Ultima condizione imprescindibile  - conclude Federico Vozza - è che gli introiti del road pricing siano spesi esclusivamente per azioni utili a uscire dalla situazione cronica di inquinamento che attanaglia la nostra città”.