Rifiuti di Roma, la città rischia il commissariamento sugli impianti
È quanto emerge dalla lettera inviata dal ministero dell'Ambiente al dipartimento Tutela ambiente della Città metropolitana di Roma, in cui viene chiesto di indicare le aree idonee alla localizzazione degli impianti. In caso di inerzia “sarà il presidente della Regione a stabilire dove e quali impianti realizzare"
16 January, 2018
Roma rischia di essere commissariata dalla Regione Lazio sugli impianti dei rifiuti. È questo ciò che emerge dalla lettera inviata il 10 gennaio scorso - e pubblicata oggi, martedì 16 gennaio da Repubblica - dal Direttore generale del ministero dell'Ambiente, Mariano Grillo, al dipartimento Tutela ambiente della Città metropolitana di Roma, in cui viene chiesto di indicare le aree idonee alla localizzazione degli impianti per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti, sottolineando che, in caso di inerzia, “sarà il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, a stabilire dove e quali impianti realizzare in base al fabbisogno fissato con delibera lo scorso aprile”.
Il governo prende quindi posizione nella diatriba tra comune e regione e imputa alla Città Metropolitana delle responsabilità nella mancata adozione del piano rifiuti regionale, finora sempre respinte dall'amministrazione Raggi: "Si evidenzia che tra i motivi che hanno concorso alla mancata adozione da parte della Regione Lazio delle scelte strategiche che sulla realizzazione delle infrastrutture necessarie alla chiusura del ciclo de rifiuti, ricorrerebbe anche la mancata trasmissione da parte di codesta Città Metropolitana della documentazione inerente l'individuazione delle zone idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento, nonché delle zone non idonee" scrive Grillo.
"Allo scopo di non procrastinare ulteriormente l'approvazione del piano regionale rifiuti" si legge ancora nella lettera "questo dicastero auspica maggior impegno da parte delle amministrazioni locali per superare l'attuale impasse". Il Governo si richiama alla legge regionale 27 del 98, che disciplina la gestione dei rifiuti. Legge che all'articolo 13 prevede che "in caso di mancato esercizio delle funzioni delegate" il "potere sostitutivo è esercitato dalla Giunta regionale".