Strategia europea sulla plastica: la sintesi e il commento di Enzo Favoino
Riprendiamo la sintesi e il commento su Facebook di Enzo Favoino della Scuola Agraria del Parco di Monza e coordinatore scientifico di Zero Waste Europe : "La UE certifica, al massimo livello di autorevolezza istituzionale, che il problema esiste, che va affrontato, ed individua le possibili direzioni per affrontarlo"
17 January, 2018
Ben venga l'iniziativa della UE, che costringe, oltre ai Pasei Membri, anche il resto del mondo a confrontarsi finalmente con il tema!
Questo in sintesi, il contenuto della Strategia:
- è prevista una strategia per ridurre le SUP (plastiche usa e getta) e massimizzare il riciclo; la strategia pare per ora più orientata al riciclo che alla riduzione, ma anche questa è presente
- la Strategia chiede che entro il 2030 tutto l'imballaggio plastico sia riusabile o riciclabile! Questo è di certo uno degli elementi di maggiore impatto mediatico e strategico.
- sono previste misure restrittive sulle microplastiche "aggiunte intenzionalmente" (cosmetici, vernici, detersivi) distinte da quelle "rilasciate non intenzionalmente" (purtroppo gran parte delle microplastiche arrivano da lavaggio tessuti e usura pneumatici)
- è considerato un divieto sulle oxo-plastiche (era ora!) se non sapete cosa sono, non vi siete persi niente, sono un problema per UK, ed erano un rischio per l'Europa
- viene promosso il sostegno alla creazione di un mercato UE per la plastica differenziata (in sostituzione degli export sinora diretti soprattutto verso la Cina, che ha recentemente adottato un divieto alla importazione di plastica da raccolta differenziata): in merito i Vicepresidenti della Commissione UE hanno fatto dichiarazioni di buon senso e condivisibili, confermando quanto noi diciamo da sempre: il divieto cinese all'import non sarà l'Apocalisse, ma una occasione per ristrutturare il mercato UE del riciclo con attività ambientalmente sostenibili, lavori meglio pagati, e senza eco-dumping
- purtroppo per ora (ma lo avevamo previsto, quello annunciato nei giorni scorsi era sostanzialmente un “ballon d'essai”) nessuna tassazione UE sulla plastica ma sono previste altre leve fiscali e finanziarie per aumentare durevolezza, riuso e riciclo
Grosso modo, il Documento finale della Strategia non pare discostarsi da nostre attese sulla base di quanto era trapelato. Insomma, come qualunque iniziativa legislativa siamo davanti al frutto di compromessi, contrattazioni, e spinte dei vari portatori di interesse (industria, associazioni ambientaliste, consumatori, istituzioni…) in direzioni divergenti. Inevitabilmente, il risultato finale si pone tra la barra delle nostre speranze, e quella delle nostre preoccupazioni. Noi in genere diciamo “meno di quanto avessimo sperato, ma più di quanto avessimo temuto” ed anche questa iniziativa non fa eccezione.
Però stavolta si può davvero dire che la strategia si pone notevolmente più vicino a quanto sperassimo che a quanto temessimo. Bene così.
E comunque, al di là del contenuto, è il segno della iniziativa quello che conta: la UE certifica, al massimo livello di autorevolezza istituzionale, che il problema esiste, che va affrontato, ed individua le possibili direzioni per affrontarlo. Di certo, come già in passato per altri elementi della politica ambientale UE, questo costringerà anche altre aree del mondo a confrontarsi con il tema, procedendo nella stessa direzione.
Era ora