Londra, a gennaio la qualità dell’aria “è la migliore degli ultimi 10 anni”
Le politiche di miglioramento della qualità dell’aria messe in campo da Sadiq Khan cominciano a dare i suoi frutti. Nelle aree dove sono state istituite le Low Emission Bus Zones le ore d’inquinamento giornaliero si sono ridotte del 90%
18 January, 2018
Sadiq Khan (sindaco di Londra) ha rivelato che per la prima volta da quando sono iniziate le “moderne” rilevazioni dell’inquinamento, la capitale è entrata nella terza settimana di gennaio senza aver violato i limiti legali per l'inquinamento atmosferico da biossido di azoto (NO2).
Ogni anno, negli ultimi dieci anni, l'aria “tossica” di Londra superava i limiti legali di inquinamento atmosferico al 6 di gennaio e alcune volte già il 3 gennaio. Per violare i limiti legali è necessario che in città vengano registrate in un giorno più di 18 ore di sforamento della soglia dei 200 µg/ m3 di NO2.
“Ad oggi – come comunicato da Khan il 15 gennaio - il dato medio orario di NO2 è stato superato solo per 8 ore in tutta Londra”. Secondo il primo cittadino della capitale britannica. il miglioramento della qualità dell'aria può essere in parte attribuito alle dure misure introdotte da quando è stato eletto: la Low Emission Bus Zones e la T-Charge (un maggiorazione della Congestion Charge) per l’ingresso delle vecchie auto in centro.
Nel 2017 la prima violazione della qualità dell'aria è arrivata puntualmente il 6 gennaio sulla inquinatissima Putney High Street. In tutto il 2016 ci sono state 1248 ore sopra il limite legale sulla High Street e per risolvere questo problema, nel febbraio 2017, il sindaco ha aggiornato la flotta di autobus lungo la High Street, istituendo la prima Low Emission Bus Zone, ottenendo un risultato inaspettato: nel 2017 le ore di sforamento si sono ridotte del 90% rispetto al 2016.
Tuttavia è lo stesso Khan ad ammettere che già a fine mese di gennaio il limite di NO2 verrà superato, e in una recente analisi fatta dal municipio mostra che in ogni parte di Londra vengono superate le soglie stabilite dalle linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità in merito al PM2.5.
Ma la città già pensa al futuro, entro l’aprile 2019 saranno applicati limitazioni sempre più stringenti per i veicoli inquinanti che transitano nel centro così da istituire una Ultra-Low Emission Zone (ULEZ), con l’obiettivo di estendere gli standard della ULEZ a tutti i veicoli pesanti (autobus, pullman e camion) in tutta Londra dal 2020.
Ma la battaglia di Khan per migliorare la qualità dell’aria della capitale e dei suoi quasi 9 milioni di cittadini non si ferma qui. Ha chiesto a Transport for London di dare la priorità all'espansione della ULEZ stanziando 130 milioni di sterline per realizzare l'ambizioso piano come parte del piano quinquennale di Tfl da 800 milioni di sterline per trasformare la qualità dell'aria di Londra. A regime, le misure messe in campo per migliorare la qualità dell'aria, ridurranno le emissioni di ossido di azoto (NOx) di circa il 45% nel centro di Londra entro il 2020, e circa il 30% nella Inner e Outer London entro il 2021.
"Finalmente vediamo alcuni miglioramenti nella nostra aria tossica – dice Khan - ma c'è ancora molto da fare prima che i londinesi possano finalmente tirare un sospiro di sollievo. La mia priorità per salvaguardare la salute dei londinesi puntando alle zone più inquinate della capitale e assicurando che TfL abbia i fondi necessari per realizzare la Ultra-Low Emission Zone e la sua espansione per contribuire a trasformare l'aria di Londra. Ma non posso fermare questa crisi sanitaria senza ulteriore aiuto. I londinesi meritano un governo che si renda conto dell'ampiezza di questo problema e offra una nuova e severa legislazione sulla qualità dell'aria, in modo che i limiti legali vengano rispettati durante tutto l'anno. Invece di bloccare vergognosamente l’accesso al nuovo Fondo nazionale per l'aria pulita, il governo dovrebbe aiutarmi a realizzare un piano di rottamazione dei veicoli per fermare le auto più sporche dalle nostre strade ora".