Torino, nel 2017 lieve flessione della produzione rifiuti. Stabile la raccolta differenziata
Sotto la Mole raccolta differenziata stabile al 40,9% (escluso terzi), calano le raccolte di carta, cartone e organico. A rendere stabile la differenziata sono le frazioni “non tradizionali”: ingombranti +18%, legno +11,8% e inerti da CdR +17,8%
22 January, 2018
Nel 2017 la produzione totale dei rifiuti nel capoluogo piemontese è stata pressoché invariata. Secondo i dati forniti da Amiat Gruppo Iren il 2017 ha visto una produzione complessiva dei rifiuti pari a 411.493 tonnellate, in calo del’1,3% (pari a 5.357 tonnellate) rispetto al 2016. Una leggera flessione che ha interessato sia la produzione di rifiuti indifferenziati (-1,2% circa 2880 tonnellate) che quelli differenziati (-1,4% circa 2.440 tonnellate), dove la percentuale di raccolta differenziata è rimasta stabile rispetto al 40,9% (si precisa che in questo dato sono esclusi i rifiuti differenziati raccolti da terzi, che mediamente fanno lievitare la percentuale dai 2 ai 4 punti).
Nel dettaglio delle frazioni merceologiche che caratterizzano la raccolta differenziata cittadina, continua il calo della raccolta di di carta e cartone che, probabilmente per effetto della dematerializzazione, fa registrare un -5,8% (pari a poco più di 3 mila tonnellate); calano anche l’organico del 3,3% (circa 1.500 tonnellate) e i Raee -18% (circa 550 tonnellate). Mentre per quanto riguarda le altre frazioni tradizionali i dati sono pressoché stabili: plastica +0,1% (pari a 18 tonnellate), vetro e lattine -0,04% (9 tonnellate).
Nei fatti a sorreggere la raccolta differenziata cittadina sono le raccolte non tradizionali. Continua la crescita del legno anche nel 2017 con un +11,8% (pari a 1.542 tonnellate), ingombranti +18% (poco più di 700 tonnellate), inerti da CdR +17,8% (circa 466 tonnellate), abiti usati + 14,9% (pari a 163 tonnellate) e lo spazzamento stradale +3% (131 tonnellate).
Sempre secondo i dati diffusi da Amiat meritano una menzione speciale le raccolte di pile e pneumatici che rispettivamente sono cresciute del 33,6% (quasi 9 tonnellate) e del 15% (pari a 15 tonnellate).