Decreto biometano, CIC: finalmente Italia pronta a produrlo e commercializzarlo
Massimo Centemero, direttore del Consorzio Italiano Compostatori (CIC), commenta i decreti per la promozione dell’uso del biometano nel settore dei trasporti e le agevolazioni per le imprese a forte consumo di gas naturale che sono stati firmati venerdì 2 marzo al Mise
05 March, 2018
"Una bella notizia che arriva all’indomani del parere positivo espresso sul decreto biometano dalla Commissione Europea". Il decreto prevede un sistema di supporto alla filiera della produzione di biometano come carburante avanzato di 4,7 miliardi di euro tra il 2018 e il 2022 per gli impianti che entreranno in esercizio.
"Questo decreto costituisce un altro passo per la valorizzazione del rifiuto organico in Italia, valorizzazione che già avviene con la produzione di compost ed ora si aggiunge un altro possibile prodotto, il biometano destinato all’autotrazione, tassello importante per la transizione del nostro Paese verso fonti di carburante rinnovabile e maggiormente rispettoso dell’ambiente. Si consideri che dall’umido proveniente dalla raccolta differenziata di ogni cittadino si può produrre biometano sufficiente a percorrere 100 km: questo è un esempio concreto di economia circolare", aggiunge Centemero. Il decreto che promuove l’uso del biometano servirà anche all’Italia per raggiungere l’obiettivo del 10% al 2020 del consumo di energie rinnovabili nel settore dei trasporti.
"Il nostro Paese potrà finalmente provare a giocare un ruolo di primo piano a livello continentale nella produzione di carburanti sostenibili e rispettosi dell’ambiente. Oggi esiste già un’azienda italiana associata al CIC che produce su scala industriale il biometano da rifiuti organici. Ci potrebbero essere da subito una quindicina di altre imprese pronte a produrre biometano”, aggiunge Alessandro Canovai, Presidente del Consorzio Italiano Compostatori.
Il CIC stima che se tutta la frazione umida dei rifiuti urbani fosse riciclata negli impianti dedicati, si potrebbe generare un quantitativo di biometano più che sufficiente ad alimentare le flotte di mezzi destinati alla raccolta di tutti i rifiuti solidi urbani prodotti.