Rifiuti Roma. Pinuccia Montanari: 'Siamo in una fase di transizione'
Pinuccia Montanari, assessora alla Sostenibilità Ambientale del Comune di Roma, risponde ad Eco dalle Città a margine della tappa torinese del festival Circonomia
25 May, 2018
“Non capisco nel 2018 la scelta di costruire due impianti aerobici”. Torna a far discutere la scelta del Comune di Roma di costruire due nuovi impianti aerobici per il trattamento dell’organico. L’ultimo in ordine di tempo, a ribadire la contrarietà rispetto a questa scelta è stato Stefano Ciafani in occasione della tappa torinese del Festival Circonomia. Tuttavia, il presidente di Legambiente prova ad “invertire l’ordine degli addendi” auspincando che accanto a questi due impianti aerobici “si facciano dei digestori anaerobici per trattare l’organico per produrre biometano da immettere in rete. Digestato che poi finirebbe negli impianti aerobici”. A margine dell'evento della tappa torinese di Circonomia abbiamo intervistato l'assessora Pinuccia Montanari:
Cosa vi ha portato a scegliere quel tipo di tecnologia?
Ci stiamo indirizzando verso le migliori pratiche. Si tratta di due impianti all’avanguardia che riproporranno il modello di Lipor in Portogallo. Presenta grandi innovazioni anche di processo. E da questo punto di vista i due impianti risponderanno ai bisogni di Roma. Accanto agli impianti aerobici faremo le “Fabbriche dei materiali”: si tratta di impianti dove da 100 kg id rifiuto in arrivo, 70 ne differenzio e ne restano 30 di indifferenziato. Ma anziché andare nei tradizionali impianti di trattamento meccanico-biologico, le fabbriche dei materiali riescono ad intercettare materiali ancora presenti nell’indifferenziato (ligneo-cellusico, plastico e metallico). Queste frazioni vengono selezionate con tecnologie ottiche e balistiche, consentendo di valorizzare ulteriormente quel che resta.
Ama ha chiesto recentemente alla Regione di attivarsi nei confronti della Puglia per poter inviare i rifiuti di Roma fuori Lazio. Quanto tempo ci vorrà ancora finché non ci sia più bisogno di esportare rifiuti fuori regione?
Questa è una fase di transizione. Noi ci siamo dati un obiettivo che ha come orizzonte il 70% al 2021. A quella data, con la realizzazione degli impianti previsti, confidiamo di aver superato le criticità del presente. Vedremo gli obiettivi che oggettivamente sono stati raggiunti. Certo, dobbiamo tenere in considerazione anche la produzione di rifiuti e forse fare qualche sforzo in più in questo senso. C’è un aumento del turismo a Roma (4 - 5%) e questo incide sicuramente sulla produzione di rifiuti che si va aggiungere a quello dei residenti. Faccio un esempio. Nel mese di gennaio, tra il 2016 e il 2017, c’è stata una riduzione di rifiuti del 6%, così come avevamo previsto. Lo stesso mese, tra il 2017 e il 2018, ha visto invece un aumento di 10 mila tonnellate dell'indifferenziato. Il nostro obiettivo è passare da una produzione annuale totale di 1 milione e 700 mila tonnellate a 1 milione e 500 mila.
Nei giorni scorsi il Fatto Quotidiano ha dato notizia di un’inchiesta giudiziara sui saccheggiatori delle isole ecologiche. Prenderete provvedimenti specifici per contrastare questi fenomeni?
Grazie alla collaborazione della polizia municipale, e della stessa azienda Ama, stiamo portando avanti un’azione molto attenta sulle isole ecologiche per contrastare questo tipo di fenomeni.