Piano d’azione Torino 2030, una visione sostenibile e resiliente del futuro
Dopo l’elaborazione del Piano Torino 2030 da parte dell’Amministrazione si avvierà una fase di apertura e di condivisione con il territorio con quattro incontri (21 settembre, 10 ottobre, 7 e 28 novembre 2018, che si terranno presso la Scuola Holden) a cura di Urban Center Metropolitano
02 August, 2018
“Torino
2030”
è un Piano d’Azione che presenta la visione a medio termine delle
scelte dell’Amministrazione. Un
progetto fondato sulla sostenibilità e sulla resilienza,
fili conduttori delle azioni che sono e saranno poste in essere.
Il
Piano presenta i progetti già avviati e quelli da avviare
dall’Amministrazione e li colloca in uno scacchiere pluriennale con
un importante obiettivo: realizzare una città che metta al primo
posto il benessere delle cittadine e dei cittadini e la qualità
della vita. Il Piano stabilisce obiettivi da raggiungere e azioni da
compiere per realizzare la visione di Torino 2030, identificando
priorità d’intervento.
La
metodologia:
comunicare la visione della Città a cittadini e portatori
d’interesse, condividere con loro obiettivi strategici e azioni
strutturanti e cogliere dal confronto progetti e iniziative pubbliche
e private con cui fare sinergia.
Il
Piano
d’Azione Torino 2030
considera le vocazioni produttive e culturali già acquisite nella
cassetta degli attrezzi della città: le trasformazioni già
avvenute, che ci hanno permesso di diversificare un panorama di
monocultura industriale che non si addiceva né alla complessità del
passato di Torino, dotata di un patrimonio storico, naturale e
culturale di primissimo piano e riconosciuto dall’Unesco tra i suoi
tesori, né alle opportunità del futuro.
Allo
stesso tempo, il Piano indica nuove prospettive e linee di sviluppo
improntate sui concetti di sostenibilità e resilienza. Sostenibilità
nelle relazioni tra cittadini e tra quartieri; resilienza intesa come
equilibrio che favorisce stimolo reciproco tra le comunità che
compongono la nostra città.
Sostenibilità economica per sanare i conti e indurre processi
produttivi virtuosi e filiere più circolari. Sostenibilità
energetica e dei consumi, sostenibilità dell’ambiente attraverso
una gestione del territorio improntata alla qualità della vita dei
suoi cittadini. Resilienza intesa come capacità di adattamento ai
cambiamenti epocali, quelli economici sempre meno prevedibili, le
trasformazioni sociali che ne derivano, e i cambiamenti climatici, ma
anche come forza d’animo, pulsione positiva che stimola una
risposta creativa alle sfide dei nostri tempi.
Quattro
i principi sui quali costruire i progetti e le politiche: una città
deve essere partecipata, dinamica, vivibile e solidale, altrettante
linee che si intersecano con i dieci settori di intervento
dell’Amministrazione comunale (Urbanistica, Cultura, Economia,
Istruzione, Welfare, Mobilità, Sport, Ambiente, Pari Opportunità,
Innovazione) più il capitolo dei progetti speciali. In questa rete
vanno a collocarsi i progetti d’innovazione e i nomi degli
assessori cui fanno riferimento.
“L'importante
non è prevedere il futuro ma renderlo possibile”,
scriveva Antoine De Saint Exupéry. Capire la strada che stiamo
percorrendo e ipotizzare le deviazioni e gli ostacoli che avremo
davanti, dotandoci di una visione come bussola nel tempo a medio
termine che ci attende.
Questi
i prossimi passi: dopo l’elaborazione del Piano Torino 2030 da
parte dell’Amministrazione, si avvierà una fase
di apertura e di condivisione con il territorio con quattro incontri
(21 settembre, 10 ottobre, 7 e 28 novembre 2018, che si terranno
presso la Scuola Holden dalle ore 17,30 alle ore 19,30) a
cura di Urban Center Metropolitano, per stimolare il dibattito sulle
prospettive future della città.
Poi il piano sarà portato all’attenzione della Città
Metropolitana di Torino e saranno avviati confronti mirati con enti,
istituzioni pubbliche e private, associazioni e imprese per costruire
collaborazioni e sinergie. Il piano sarà monitorato con attenzione,
nello svolgimento di ogni sua azione.
“Non viene meno dunque la capacità di Torino di prepararsi ad affrontare il futuro attraverso la definizione di una visione che ponga in relazione la sua identità economica, sociale e ambientale con una realtà in continua evoluzione – spiega la sindaca di Torino, Chiara Appendino -. Costruire una città sostenibile e resiliente, dunque, significa prendersi cura dell’ambiente urbano, delle eccellenze e delle criticità; operare per il superamento di fratture e divari tra le sue parti, per raggiungere un equilibrio positivo tra le diverse dimensioni (sociali, economiche e ambientali) della vita dei cittadini e delle cittadine. Significa, soprattutto, chiudere la forbice delle disuguaglianze per creare le condizioni affinché a ciascuno sia data la possibilità di realizzare il proprio progetto di vita”.
Qui il video dove la Sindaca e il Vice Sindaco Montanari presentano il Piano d’Azione Torino 2030
Fonte: Comune di Torino