A Genova il 2° Forum Internazionale promosso dal Milan Center for Food Law and Policy. Nuovo Artico, vecchio Mediterraneo: insieme in un insolito destino
Al centro della due giorni di dibattito, aperto al pubblico - 13 e 14 novembre al Palazzo della Borsa, via XX Settembre 44, Genova - le conseguenze del cambiamento climatico che stanno radicalmente trasformando intere aree del nostro pianeta
08 November, 2018
Le conseguenze del climate change sono di drammatica attualità e le cronache di questi giorni hanno riportato il dibattito sul rapporto tra l'azione dell'uomo e l'equilibrio della natura all'ordine del giorno. Dalle devastazioni dolomitiche alle alluvioni in Liguria e Sicilia, tutta l'Italia è stata messa a dura prova da una "emergenza" che è sempre più "normalità".
Il Milan Center for Food and Law Policy ha scelto Genova - città simbolo di tragedie recenti e colpita da numerose alluvioni - per ospitare il proprio Forum Internazionale, giunto quest'anno alla seconda edizione, "nuovo Artico, vecchio Mediterraneo: insieme in un insolito destino".
Al centro della due giorni di dibattito, aperto al pubblico - 13 e 14 novembre al Palazzo della Borsa, via XX Settembre 44, Genova - le conseguenze del cambiamento climatico che stanno radicalmente trasformando intere aree del nostro pianeta.
"Da Genova lanceremo un messaggio forte, di attenzione a due realtà, di primaria importanza per il Pianeta. che hanno tanti problemi. La situazione è grave ma siamo ancora in tempo per invertire la rotta" - così Livia Pomodoro, Presidente del Milan Center for Food Law and Policy.
Tra le istituzioni presenti si segnala Giovanni Toti (Presidente Regione Liguria), Marco Bucci (Sindaco di Genova), Grammenos Mastrojeni (Coordinatore Area Ambiente della Cooperazione allo Sviluppo del Ministero Affari Esteri) e Carmine Robustelli (Ministro Plenipotenziario Inviato Speciale per l'Artico del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale).
Numerose anche le presenze internazionali tra le quali si segnala un esponente della Santa Sede dal Dicastero per Il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, Tebaldo Vinciguerra (Officiale del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace) Marianne Krey-Jacobsen (Primo Segretario dell'Ambasciata di Norvegia), Tòmas Orri Ragnarsson (Senior Advisor del Consiglio dei Ministri dei Paesi Nordici), Lars Kullerud (Presidente dell'UArctic) e Maurizio Codurri (rappresentante della Fondazione Principe Alberto II di Monaco).
Per la prima volta verranno messi a confronto e in relazione due mari distanti e opposti per geografia, ecosistemi, cultura, ma strettamente interconnessi, perché entrambi travolti oggi da un insolito destino, quello delle conseguenze del cambiamento climatico.
Nelle due regioni esiste un comune interesse sul fronte dei diritti: il Nuovo Artico conosce la prepotenza della colonizzazione economica mentre il Vecchio Mediterraneo l'emarginazione, l'ingiustizia e l'impoverimento di intere comunità. L'Italia, con Università e Imprese, è impegnata su entrambi i fronti. E proprio il nostro Paese può essere la piattaforma per il nuovo futuro dell'economia del Mediterraneo e lo sviluppo del mondo Artico, determinante per i nuovi equilibri mondiali. Quali sono le principali emergenze da affrontare? Quali nuove opportunità di sviluppo si stanno presentando? Questi i principali temi che verranno affrontati nel corso dei lavori che si svolgeranno al Palazzo della Borsa. Il capoluogo ligure sarà per due giorni al centro del dibattito internazionale sui mari che, con il cambiamento climatico, stanno subendo e sempre più subiranno mutamenti profondi nei propri ecosistemi.