Sc[Arti]: Riflessioni sul residuo tra selezione e divergenza. “L’attenzione allo scarto è alle radici della modernità”
All’Università degli Studi di Milano un convegno dottorale di tre giorni dedicato al tema dello scarto nelle sue accezioni positive e negative. Perassi “Occuparsi dello scarto significa attribuire pensabilità all’impensabilità. È una scelta morale”
10 November, 2018
di Albana Muco
Il dottorato in Studi linguistici, letterari e interculturali in ambito europeo ed extraeuropeo dell’Università degli Studi di Milano ha organizzato il convegno Sc[Arti], tenutosi nei giorni 7, 8 e 9 novembre 2018, che ha visto la partecipazione di 4 ospiti illustri e 26 giovani accademici da varie università italiane ed europee.
I lavori sono iniziati con i saluti della Coordinatrice del Dottorato, la Prof.ssa Maria Vittoria Calvi, che ha incentrato il suo intervento sulla necessità di “pensare globale” e di un cambiamento di paradigma che richiede integrazione di metodi e prospettive. Mentre per la professoressa Emilia Perassi “la categoria degli scarti ci ricorda ciò cui dobbiamo pensare oggi. Occuparsi dello scarto significa attribuire pensabilità all’impensabilità, la sola scelta di questo orizzonte di pensiero è una scelta morale, un posizionamento, un sapere da che parte stare, una militanza sul fronte del reale e solo così l’umanista diventa insostituibile”.
In questa 3-giorni non sono mancati gli interventi dedicati allo scarto come rifiuto: Giuseppe Marcenaro – autore del libro “Scarti” pubblicato da ilSaggiatore nel 2017 – ha affermato: “noi siamo la nostra spazzatura”. David-Christopher Assmann, invece, autore di “Entsorgungsprobleme: Müll in der Literatur” insieme a Eva Geulen e Norbert Otto Eke, ha parlato di scarti scientifici analizzando tre libri: “Rubbish!” di William Rathje e Gullen Murphy, “Un mondo usa e getta” di Guido Viale e “Das Müll-System” di Volker Grassmuck e Christian Unverzagt.
La conclusione dei lavori è stata affidata a Giovanni Turchetta, Direttore del Dipartimento di Scienze della Mediazione Linguistica e di Studi Interculturali dell’Università degli Studi di Milano: “Lo scarto non è più argomento laterale, ma centrale per la nostra società. Non dobbiamo dimenticare il dramma della spazzatura. Non ricordo chi abbia scritto ‘le civiltà sono morte per la loro spazzatura’, spero però che non succeda anche a noi. La coscienza ambientalista è fondamentale ed è cresciuta anche grazie ai nuovi media. La questione scarti è una presenza antica e l’attenzione allo scarto è alle radici della modernità”. Lo scarto definisce l’esistenza umana e, come affermano gli organizzatori del convegno, “esso può diventare una risorsa, un punto di partenza verso nuove possibilità di osservazione e decodificazione della realtà”.