A Torino va in scena il ‘Funerale del Futuro’. La protesta di Friday For Future e Extinction Rebellion al bilaterale Italia - Ue sulla qualità dell’aria
Un funerale come forma di protesta mentre al bilaterale si concordano soluzioni per contrastare l’inquinamento atmosferico e delineare misure concrete. Di fatto all’Environment Park l’obiettivo è quello di evitare la procedura d’infrazione
02 June, 2019
Torino si appresta a vivere una due giorni dedicata all’ambiente dove non solo verranno dibattuti i temi legati alla crisi climatica in atto ma si proverà a dare delle soluzioni concrete. Oltre al Festival dello Sviluppo Sostenibile, Circonomia, Cinemambinete l’evento clou è Clean Air Dialogues, il dialogo bilaterale tra l’Italia e la Commissione europea per concordare soluzioni efficaci per contrastare l’inquinamento atmosferico e delineare misure concrete per la qualità dell’aria nelle città. Di fatto all’Environment Park di Torino l’obiettivo dell’Italia è quello di evitare la procedura d’infrazione Ue con soluzioni concrete e convincenti.
Intanto il Ministero dell’Ambiente ha appena reso noto che ci sarà la firma di un protocollo interministeriale per assumere "impegni precisi per ridurre l’inquinamento dell’aria” in riferimento ai settori “trasporti, agricoltura e riscaldamento domestico a biomassa”.
Sicuramente una buona notizia ma a far sentire la propria voce all’Environment Park per chiedere un vero e proprio cambio di passo ci saranno i ragazzi Extinction Rebellion Piemonte e Fridays For Future Torino che per l’occasione hanno organizzato, dal pomeriggio di martedì 4 giugno, due giorni di mobilitazione.
Abbiamo contattato Paolo Marchetti, del coordinamento locale di Extinction Rebellion, per capire cosa succederà all’esterno dell’Environment Park.
Extinction Rebellion Piemonte e Fridays For Future Torino insieme. Come nasce questa unione?
Nasce tutto da una comunione d’intenti tra Friday For Future e Exintion Rebellion, Siamo due movimenti nati quasi contemporaneamente e impegnati sugli stessi temi. Due realtà che fanno della non violenza e della disobbedienza civile i loro punto di forza.
Cosa chiedete al governo e alla Commissione Ue?
Vogliamo farci ascoltare, per convincere il governo a dichiarare lo stato di emergenza climatica. Vogliamo che la crisi ambientale in atto sia in cima alle agende dei governi europei e del nostro governo così da spingere anche i media e la società a preoccuparsi e adoperarsi per la crisi in atto.
Cosa avete organizzato per questi due giorni?
Apriamo la protesta con il Funerale del Futuro, del nostro futuro. Abbiamo costruito una bara e la porteremo in processione fino all’Enviroment Park dove verrà ospitato il bilaterale Italia Ue. Seguirà un momento di formazione alla protesta non violenta e alla disubbidienza civile, perché per noi è importante questo approccio alle modalità di protesta. Ad aiutarci in questo ci sarà anche il Sereno Regis che ha Torino rappresenta un istituzione nella pratica della non violenza. Seguirà una jam session aperta alla cittadinanza e poi la cena all’aperto organizzata dai ragazzi del Fridays. Il presidio è a oltranza, l’obiettivo è quello di vegliare e dormire durante la notte fuori dall’Enviroment Park per riprendere al mercoledì con momenti di studio e un flash mob particolare. Perché per affrontare la crisi in atto l’unica soluzione arriva dalla conoscenza.