Fise Assoambiente: assegnati i Premi 'PIMBY (Please In My Back Yard) Green 2019'
"Premiate amministrazioni e imprese che hanno dato prova di capacità innovative e cultura del fare". On line il comunicato stampa
04 July, 2019
Sono stati assegnati nel corso dell’evento promosso da FISE ASSOAMBIENTE (l’Associazione che rappresenta le imprese che operano nel settore dell’igiene urbana, riciclo, recupero e smaltimento di rifiuti urbani e speciali, nonché bonifiche) i Premi “PIMBY (Please In My Back Yard) Green 2019”.
I riconoscimenti sono stati istituiti dall’Associazione con il patrocinio dell’ANCI per promuovere una nuova cultura del “fare”, valorizzare le capacità innovative del Paese e contrastare la vera e propria sindrome NIMBY (Not In My Back Yard), per cui spesso Amministrazioni locali e gruppi di cittadini si oppongono aprioristicamente alla localizzazione di opere pubbliche o private destinate a modificare l'assetto dei loro territori; una sindrome che frena la realizzazione delle opere necessarie per lo sviluppo e il rilancio industriale dell’Italia.
Diverse le candidature pervenute, vagliate e selezionate dalla giuria composta da Presidente e Vice Presidenti dell’Associazione. Ad aggiudicarsi i premi sono state amministrazioni e imprese che hanno dimostrato visione strategica e non ideologica e capacità di innovazione:
- il Comune di Firenze, nella persona del Sindaco Dario Nardella, per la “Rete tranviaria”: 16,8 km di sistema di metrotramvie quasi del tutto in sede protetta, due linee al servizio del capoluogo toscano (900 corse giornaliere e 37 mln di passeggeri/anno stimati), la cui realizzazione ha coinvolto Stato, Regione, Comuni e società private.
- Il Comune di Limone sul Garda (BS), nella persona del Sindaco Antonio Martinelli per la realizzazione della “Ciclopista del Garda”, una pista ciclopedonale che collega il centro della provincia di Brescia al confine della provincia di Trento, che ha incrementato le presenze turistiche.
- La Concessioni Autostradali Venete per la realizzazione del “Passante Verde 2.0” (cosiddetto Passante di Mestre), infrastruttura strategica che prevede opere di mitigazione e riqualificazione ambientale ai fini dell’ottimale inserimento nel contesto territoriale, sociale ed economico.
- Il Comitato di Gestione degli pneumatici fuori uso per il “Sistema di gestione degli Pneumatici provenienti da veicoli a fine vita” che coinvolge attraverso una piattaforma informatica oltre 9.000 operatori economici, riducendone la dispersione nell’ambiente o in discariche abusive.
- L’Associazione KYOTO CLUB per l’intensa e continua attività di comunicazione a sostegno della realizzazione di impianti di biometano, anche attraverso la denuncia del pregiudizio e delle contraddizioni ideologiche presenti in molte delle contestazioni territoriali verso questi impianti.
Il Premio “Informazione e Cultura” è andato, alla carriera, al giornalista del quotidiano Il Sole 24 Ore Jacopo Giliberto per l’inchiesta “Raccolta rifiuti, l’Italia sommersa verso la paralisi totale” sul sistema di raccolta, riciclo, recupero energetico e smaltimento dei rifiuti del nostro Paese e per la costante attività di narrazione delle vicende che riguardano la vita del settore (e non solo), scevra da posizione ideologiche e basata su fonti scientifiche.
Una Menzione speciale è andata al Comune di Codroipo (UD), Sindaco Fabio Marchetti, per avere realizzato sul proprio territorio l’innovativo impianto di ricezione e trattamento rifiuti da raccolta differenziata, soprattutto organici, che produce energia elettrica per la cittadinanza e compost per l’agricoltura.
“I Premi assegnati”, ha commentato il Presidente FISE Assoambiente Chicco Testa al termine della cerimonia di consegna, “riconoscono meriti a quanti, superando un sempre più diffuso egoismo territoriale, hanno deciso di realizzare sul proprio territorio un’opera utile per una più ampia comunità, mostrando una visione strategica del bene comune e un atteggiamento costruttivo nel rispetto del territorio, dell'ambiente e del confronto partecipativo.
Un Premio contro la sindrome NIMBY che frena la ripresa del nostro Paese e vede spesso avvilupparsi in un in circolo vizioso difficile da spezzare politica, enti pubblici, associazioni ambientaliste, associazioni di categoria e sindacati”.