Puglia, Zero Waste: 'Dal nuovo piano regionale rifiuti sparite le distanze minime degli impianti da centri abitati e luoghi sensibili'
Nella versione precedente erano invece stabilite in 2mila metri per i primi e 2mila e cinquecento per i secondi. Secondo indiscrezioni i vertici dell'ente guidato da Michele Emiliano starebbero per approvare il documento
04 July, 2019
Si complica sempre di più la situazione della gestione rifiuti in Puglia. Dopo la terza ordinanza in poco tempo della Regione per far fronte alla quasi-emergenza delle ultime settimane, da ambienti vicini all'assemblea regionale pugliese arriva l'indiscrezione che i vertici dell'ente guidato da Michele Emiliano vorrebbero approvare al più presto il nuovo piano regionale dei rifiuti. Piano che non trova tutti concordi, soprattutto amministrazioni locali e associazioni.
Dagli attivisti di Zero Waste Puglia arriva un allarme preciso: nell'ultima revisione del documento sono scomparse le distanze minime da centri abitati e siti sensibili quali scuole, ospedali e luoghi di cura, per l'insediamento di nuovi impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti. Distanze che nella versione precedente erano invece stabilite in 2mila metri per i primi e 2mila e cinquecento per i secondi.
“Una cosa gravissima che potrebbe portare ad avere impianti molto vicini alle case o a strutture delicate” denuncia Zero Waste, ricordando come già a novembre 2018 il sindaco del comune di San Donato di Lecce avesse redatto due pagine di osservazioni proprio sulla scomparsa di questi limiti, a proposito di un impianto di compostaggio da realizzare in zona.
Preoccupazioni condivise anche dai cittadini del comune di Pulsano, in provincia di Taranto, allarmati dalla possibile realizzazione di un altro impianto di compostaggio sul proprio territorio. Secondo il comitato Pulsano Bene Comune il progetto non terrebbe conto del rispetto delle distanze da siti sensibili “già nello studio originario”, lacuna che rimarrebbe tale e quale anche nei passaggi successivi che hanno coinvolto commissione e giunta regionale nel 2019. “Persino quando la violazione è stata palesata al dirigente del Settore da parte delle organizzazioni popolari si è voluto far finta di niente – scrive il comitato - Perché? Qualcuno dovrà risponderne su queste leggerezze. E’ risaputo che Pulsano è in pre-dissesto e qualcuno pensa di sfruttare questa debolezza per farci inghiottire un impianto da 60.000 tonnellate con rifiuti provenienti da tutta la Puglia”.
Ma non sono solamente le distanze degli impianti le criticità del nuovo piano all'orizzonte. Sempre Zero Waste qualche mese fa aveva redatto un corposo documento di osservazioni, condivise in parte anche dall'Anci nelle proprie note alla Regione Puglia. Si parla di riduzione degli imballaggi, di implementazione della raccolta differenziata porta a porta, di compostaggio di comunità e soprattutto di produzione di css da rifiuti urbani residui, considerata la maggiore criticità del piano. Pare che alcune di queste osservazioni siano state accolte e recepite dalla Regione, ma non è dato sapere quali. Un interrogativo che riceverà risposta solo con l'approvazione definitiva del piano?