Rifiuti: al via le consultazioni sul primo metodo tariffario
Con obblighi trasparenza più tutele e informazioni agli utenti. Incentivi agli investimenti per i miglioramenti alla gestione ed alla qualità del servizio. Tavolo permanente con le regioni e le autonomie locali
22 August, 2019
Al via le consultazioni sugli orientamenti dell’Autorità nel settore rifiuti
relativi al primo metodo tariffario e agli obblighi di trasparenza verso gli utenti da applicare in
tutta Italia.
L’obiettivo è di coinvolgere tutti i soggetti interessati dal ciclo dei rifiuti, nel processo che porterà
a definire i criteri per la determinazione delle tariffe del settore, favorendo la trasparenza verso
gli utenti e l’Autorità, l’efficienza e la selettività negli obiettivi da perseguire, introducendo misure
che rafforzino la coerenza e la corretta allocazione degli incentivi nelle diverse fasi della filiera.
Le variazioni tariffarie saranno legate al miglioramento della qualità e/o a modifiche nel perimetro
gestionale. I gestori dovranno predisporre e rendere accessibile, sul proprio sito, la Carta della
qualità dei servizi. Inoltre, saranno previsti specifici obblighi in materia di trasparenza dei
documenti di riscossione della tariffa, che dovranno essere chiari e completi di tutte le informazioni
utili.
Con il dco 351/2019/R/rif l’ARERA illustra il primo metodo tariffario con cui saranno
rideterminati, in una logica di gradualità e secondo criteri di efficienza, i costi riconosciuti per il
biennio in corso 2018-2019 e definiti i criteri per i corrispettivi TARI da applicare agli utenti nel
2020-2021.
Viene definito il perimetro della regolazione tariffaria: spazzamento e lavaggio strade, raccolta e
trasporto, riscossione e rapporto con gli utenti, trattamento recupero e smaltimento.
L’obiettivo, come avvenuto in precedenza nel settore idrico, è di introdurre una metodologia che
definisca i criteri per la quantificazione delle tariffe all’interno di una regolazione di carattere
asimmetrico, capace di tener conto delle diverse condizioni di partenza a livello territoriale,
industriale e di governance.
Nello specifico, sono previsti quattro diversi tipi di schemi tariffari nell’ambito dei quali ciascun
soggetto competente potrà individuare la soluzione più efficace, a seconda dei propri obiettivi di
miglioramento qualitativo, di sviluppo gestionale e delle peculiarità territoriali in termini di limite
alla crescita annuale delle entrate tariffarie.
Lo schema di dco 352/2019/R/rif, dedicato alla trasparenza, prevede invece un primo periodo
di regolazione dal 1° aprile 2020 al 31 dicembre 2023 per utenti domestici e non (ad eccezione
dei Comuni sotto i 5 mila abitanti, per i quali si prevedrà un’applicazione più graduale).
Per i gestori del servizio, inclusi i Comuni che li gestiscono in economia, diventerà obbligatorio
predisporre e pubblicare online la ‘Carta della qualità’ e gli aspetti generali dei servizi.
Gli utenti dovranno poi ricevere nei documenti di riscossione tutti i dati di sintesi sugli importi
addebitati e il calcolo della tariffa, le modalità di pagamento, i recapiti e le procedure per i reclami,
le informazioni sulle modalità di erogazione del servizio e sul raggiungimento degli obiettivi
ambientali.
Qualsiasi variazione di rilievo nelle condizioni di erogazione del servizio dovrà essere
comunicata agli utenti con un largo preavviso e i soggetti coinvolti nella filiera dovranno
dialogare tra loro per trasmettere le informazioni richieste agli utenti.
“Questa fase di consultazione sul primo metodo tariffario dedicato ai rifiuti apre il confronto con
tutti gli stakeholder” afferma il presidente Stefano Besseghini “all’insegna della trasparenza sui
costi complessivi e della regolazione dei corrispettivi. Come abbiamo dichiarato nel Quadro
Strategico 2019-2021, l’obiettivo per i rifiuti è una costruzione regolatoria asimmetrica, che tenga
conto delle notevoli differenze esistenti sul territorio. È anche per garantire un confronto su queste
differenze che ARERA ha deciso l’istituzione di un tavolo permanente con Regioni ed Autonomie
locali”.
I soggetti interessati possono far pervenire all’Autorità le loro osservazioni e le loro proposte
entro il 16 settembre 2019.
I provvedimenti sono pubblicati sul sito www.arera.it