European Environment Agency: ‘Le emissioni inquinanti in Europa sono aumentate’
La relazione dell’European Environment Agency conferma che, dopo molti anni di declino e per oltre la metà dei 26 inquinanti monitorati, nel 2017 le emissioni inquinanti sono aumentate rispetto all'anno precedente
27 August, 2019
La relazione dell’European Environment Agency conferma che, dopo molti anni di declino e per oltre la metà dei 26 inquinanti monitorati, nel 2017 le emissioni inquinanti sono aumentate rispetto all'anno precedente. Ad attestarlo sono le pubblicazioni su alcuni settori chiave come l'agricoltura, i trasporti, l'industria e le famiglie.
Il rapporto rileva che tra il 2016 e il 2017, le emissioni di ossidi di azoto (NOx) e ossidi di zolfo (SOx) sono diminuite rispettivamente dell'1,8% e dell'1,3%. Tuttavia le emissioni di composti organici volatili non metanici (NMVOC) sono aumentate dell'1,3%, le emissioni di monossido di carbonio (CO) dello 0,2% e l'ammoniaca (NH3) dello 0,4%. Anche le emissioni di particolato, di numerosi metalli pesanti e di inquinanti organici persistenti sono aumentate leggermente nel 2017.
Negli ultimi anni il tasso di riduzione delle emissioni è rimasto invariato per molti inquinanti ma, come dimostra la relazione dell’European Environment Agency, per alcuni è leggermente aumentato. Ad esempio, le emissioni di ammoniaca, che possono portare alla formazione di particelle nell'atmosfera, sono sì diminuite di meno delle emissioni degli altri principali inquinanti dal 1990 ma sono aumentate negli ultimi quattro anni.
La relazione evidenzia inoltre la crescente importanza del settore della combustione stazionaria residenziale che comprende la combustione di combustibili nelle stufe domestiche. Questa fonte fornisce un contributo significativo alle emissioni totali di molti inquinanti e ha contribuito al 51% del particolato fine (PM2,5) emesso direttamente nell'aria nel 2017. Inoltre, solo questa fonte di inquinamento, è responsabile del rilascio in atmosfera del 42% del monossido di carbonio totale, del 42% degli idrocarburi policiclici aromatici, del 24% dei composti diossina e furano e del 16% di cadmio.
Il rapporto LRTAP, che tiene traccia delle principali emissioni di inquinanti atmosferici negli ultimi anni è presentato dall'UE all'UNECE ai sensi del protocollo di Göteborg alla convenzione LRTAP, che mira a limitare e, per quanto possibile, ridurre e prevenire gradualmente l'inquinamento atmosferico. Il protocollo stabilisce inoltre limiti di emissione per una serie di inquinanti atmosferici che devono essere rispettati dal 2010 in poi, e che per gli Stati membri sono equivalenti o meno ambiziosi di quelli specificati dalla direttiva NEC dell'UE del 2010.
L'inquinamento atmosferico rappresenta singolarmente il più grande rischio ambientale per la salute dei cittadini europei, causando problemi respiratori e riducendo la durata della vita. La scarsa qualità dell'aria causata dall'inquinamento atmosferico può anche danneggiare la vegetazione e gli ecosistemi sensibili, contribuendo in maniera sostanziale al cambiamento climatico dell’intero pianeta Terra.