Non solo l'economia circolare, l'Incenerimento dei rifiuti ostacola anche le politiche climatiche dell'Ue
Lo sottolinea un recente articolo di Janek Vahk, energy officer di Zero Waste Europe: ogni tonnellata di rifiuti inceneriti aumenta le emissioni di carbonio e rischia seriamente di compromettere l'obiettivo comunitario di emissioni zero entro il 2050
20 November, 2019
L’incenerimento dei rifiuti non è una pratica che contraddice gli obiettivi dell’Unione Europea unicamente per ciò che concerne l’economia circolare, ma anche per quanto riguarda le politiche comunitarie per il clima. Lo sottolinea un recente articolo di Janek Vahk, energy officer di Zero Waste Europe, su Euractiv.
Tra il 1995 e il 2017 in Europa l'incenerimento è aumentato di 38 milioni di tonnellate (+ 118%). Una crescita vertiginosa dovuta, da una parte, al tentativo di alcuni paesi di raggiungere l'obiettivo comunitario del 10% massimo di rifiuti in discarica entro il 2035, aumentando la propria capacità di incenerimento degli stessi. Dall’altra all’idea che bruciare i rifiuti per produrre energia fosse ambientalmente più sostenibile che farlo utilizzando le fonti fossili.
Una considerazione che poteva forse avere senso quando l'alternativa era l'elettricità ottenuta solamente da carbone e petrolio, ma che oggi perde sensibilmente di valore visto che nel sistema energetico Ue la cosiddetta “termovalorizzazione” deve competere con l'eolico, il solare e l'idroelettrico.
Ogni tonnellata di rifiuti inceneriti aumenta l'impatto delle emissioni di carbonio e rischia seriamente di compromettere l'obiettivo comunitario recentemente annunciato di emissioni zero entro il 2050. Alcuni paesi questo l’hanno già capito. Ad esempio il Portogallo, paese che attualmente incenerisce il 20% dei suoi rifiuti, ha recentemente annunciato che avrebbe fermato tutti gli investimenti futuri in questo senso, menzionando il rischio di non raggiungere i propri obiettivi di riciclo e gli obiettivi Ue di riduzione delle emissioni di gas serra. Nel frattempo in Belgio, precisamente in Vallonia, il governo regionale ha recentemente presentato un piano per dimezzare l'incenerimento dei rifiuti nella regione entro il 2027.
Inoltre piani di dismissione analoghi sono in discussione in tutta la Scandinavia, che in precedenza era il modello per l'incenerimento dei rifiuti in Europa, ma che ora rischia di non raggiungere gli obiettivi di riciclo a causa della sua eccessiva dipendenza dagli inceneritori. E' molto significativo poi che anche le autorità di prestito europee, come la Banca europea per gli investimenti, abbiano iniziato a disinvestire in impianti per bruciare rifiuti.