Istat rapporto Bes: ‘raggiunto in anticipo l’obiettivo comunitario 2020 sul consumo di energia elettrica coperto da fonti rinnovabili’
Risultano in lieve diminuzione le emissioni di CO2 e altri gas climalteranti. Migliorano anche gli indicatori della qualità dell’aria nei comuni capoluogo tuttavia la situazione resta critica soprattutto nelle città del Nord
19 December, 2019
L’Istat presenta la settima edizione del Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes). L’esperienza del Bes si accompagna al crescente sviluppo, a livello europeo, di sistemi di misurazione e progetti dedicati all’approfondimento delle relazioni tra le politiche economiche e gli obiettivi di benessere, equità e sostenibilità , ovvero all’analisi delle determinanti per il perseguimento di una crescita economica sostenibile e inclusiva.
Gli indicatori del Bes, in tutto 130, sono articolati in 12 domini: Salute; Istruzione e formazione; Lavoro e conciliazione dei tempi di vita; Benessere economico; Relazioni sociali; Politica e istituzioni; Sicurezza; Benessere soggettivo; Paesaggio e patrimonio culturale; Ambiente; Innovazione, ricerca e creatività; Qualità dei servizi.
Gli indicatori Bes sull’ambiente
Secondo il rapporto per quanto riguarda l’ambiente ecco i principali dati:
- Stabili o in calo le principali misure della pressione del sistema antropico sull’ambiente. Le emissioni di CO2 e altri gas climalteranti risultano in lieve diminuzione (7,3 t pro capite nel 2018) mentre si riduce sensibilmente il consumo di materiale interno (444 milioni di t nel 2017). Rallenta, ma non si arresta, il consumo di suolo (7,6% di suolo impermeabilizzato artificialmente).
- Nel 2018 si registrano progressi significativi ma ancora insufficienti nella gestione dei rifiuti urbani: diminuisce il conferimento in discarica (21,5%) e aumenta la quota della raccolta differenziata (58,1%). Tuttavia, l’Italia resta lontana dall’obiettivo del 65% che avrebbe dovuto raggiungere nel 2012.
- Migliorano anche gli indicatori della qualità dell’aria nei comuni capoluogo: nel 2018, concentrazioni superiori ai limiti di legge sono stati rilevati dal 22% delle centraline per le polveri sottili PM10 (33,6% nel 2017) e dall’11,9% delle centraline per il biossido di azoto (19,6% nel 2017). La situazione tuttavia resta critica, soprattutto nelle città del Nord.
- È stato raggiunto in anticipo, invece, l’obiettivo comunitario sulla quota del consumo di energia elettrica coperto da fonti rinnovabili, pari al 34,3% nel 2018 (tre punti in più dell’anno precedente e quasi otto in più rispetto all’obiettivo del 26,4% fissato per il 2020).
- Restano stabili la percentuale di coste marine balneabili (66,5% della linea di costa) e la disponibilità di verde urbano (32,8 m2 pro capite nei comuni capoluogo), come pure gli indicatori di percezione. Il 70,1% della popolazione si dichiara soddisfatto della situazione ambientale nel luogo di vita, il 21% esprime preoccupazione per la perdita di biodiversità (26,5% tra i più giovani, da 14 a 34 anni).