Carta e cartone, il ministro Costa ha firmato il decreto End of Waste
Il regolamento stabilisce modalità e criteri in applicazione dei quali i materiali derivanti dal trattamento di carta e cartone cessano di essere rifiuti e possono essere utilizzati per altri scopi. Unirima: "Norma importante che abbiamo fortemente voluto"
25 September, 2020
Il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha firmato il regolamento recante la disciplina per l’end of waste (cessazione della qualifica di rifiuto) di carta e cartone, elaborato a seguito di numerosi incontri tecnici e consultazioni con ISPRA, organo tecnico del Ministero dell’Ambiente, e gli operatori del settore, nonché l’ISS per la valutazione degli impatti sull’ambiente e salute umana. Dopo pannolini assorbenti e gomma vulcanizzata, arriva questo terzo passo fortemente auspicato dal comparto.
Il regolamento stabilisce modalità e criteri in applicazione dei quali i materiali derivanti dal trattamento di carta e cartone cessano di essere rifiuti e possono essere utilizzati per altri scopi. (La circolare di Unirima con il testo del regolamento: http://www.unirima.it/schema-di-regolamento-end-of-waste-carta-)
La carta complessivamente raccolta in Italia nel 2018 si aggira intorno ai 5,3 milioni di tonnellate, cui si aggiunge quella proveniente da rese e da altre attività industriali per un totale di circa 6,65 milioni di tonnellate. La carta da macero può essere riusata come materia prima nella manifattura di carta e cartone ad opera dell’industria cartaria, nonché in industrie che utilizzano come riferimento la norma UNI EN 643.
“L’End of Waste è un tassello indispensabile per la valorizzazione del potenziale dei rifiuti e può dare un forte contributo allo sviluppo delle potenzialità del settore di riciclo – afferma il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa-. Una società del riciclo e del recupero diventa tale nel momento in cui i materiali possono essere reintrodotti sul mercato ed essere in grado di competere con le materie prime vergini, consentendo una riduzione del consumo di risorse naturali e materie prime, e la riduzione del quantitativo di rifiuti da destinare allo smaltimento”.
Il regolamento per l’End of Waste di carta e cartone si suddivide in 7 articoli (che definiscono gli ambiti di applicazione, i criteri ai fini della cessazione della qualifica di rifiuto, gli scopi specifici di utilizzabilità), e 3 allegati:
- l’allegato 1 reca i criteri generali ai fini della cessazione della qualifica di rifiuto, con esplicito riferimento alla norma UNI EN 643.
- l’allegato 2 individua gli scopi specifici per cui sono utilizzabili la carta e cartone recuperati.
- l’allegato 3 riporta il modello della dichiarazione di conformità (DDC), redatta sotto forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, che reca l’anagrafica del produttore e le dichiarazioni del produttore sulle caratteristiche della carta e cartone recuperati.
La norma per l’end of waste di carta e cartone segue quella sui PAP, rifiuti da prodotti assorbenti per la persona (decreto firmato il 15 maggio 2019) e sulla gomma vulcanizzata granulare, (firmato a marzo 2020). Tra i decreti EOW in lavorazione e nei passaggi finali, quello per i rifiuti da costruzione e demolizione.
Per Unirima, l'unione nazionale delle imprese di recupero e riciclo di carta e cartone, si tratta di "un’importante norma che abbiamo fortemente voluto e che il nostro settore attendeva da tempo. Un altro grande risultato grazie al lavoro svolto dalla nostra associazione che si è fatta parte attiva per chiedere l’emanazione del Decreto End of Waste e – sin dal primo incontro con la struttura tecnica del Ministero dell’Ambiente – abbiamo chiesto che il decreto fosse conforme a quanto previsto dalla norma EN 643 e che fosse inserito un limite anche per la frazione organica".
Per Comieco "si tratta di un passaggio fondamentale per la filiera cartaria che da tempo attendeva i criteri per la cessazione della qualifica di rifiuto. La filiera cartaria è infatti uno dei settori che in Italia trainano l’economia circolare avendo raggiunto un tasso di circolarità di circa il 60% (il 60% della produzione cartaria nazionale avviene a partire da fibre di riciclo). Nel comparto dell’imballaggio il tasso di riciclo ha superato l’80%, oltre l’obiettivo di riciclo previsto dalle nuove direttive al 2025 e in linea con quello dell’85% previsto al 2030. Il nuovo regolamento End of Waste è dunque un tassello determinante per implementare, lungo tutto la filiera le attività di valorizzazione della carta e del cartone provenienti dalle raccolte differenziate" conclude il Consorzio.