Il Ministro Costa alla Camera: 'Approvare Terra Mia contro incendi di rifiuti negli impianti e criminalità'
Le parole del ministro dell’Ambiente Sergio Costa nell’aula della Camera per il question time, nella sua risposta a un’interrogazione di Leu sui roghi degli impianti di rifiuti
07 October, 2020
“Va approvato il disegno di legge ‘Terra mia’ per fare un salto di qualità nel contrasto agli incendi degli impianti di stoccaggio ed eliminare la criminalità che aggredisce le persone e l’ambiente”.
Così il ministro dell’Ambiente Sergio Costa nell’aula della Camera per il question time, nella sua risposta a un’interrogazione di Leu sui roghi degli impianti di rifiuti.
“Già nel 2018 – ha affermato il ministro – il Parlamento, in questa legislatura, ha votato il provvedimento che consente i piani di emergenza dei siti di stoccaggio. Bisogna insistere ancora di più, dunque, sull’elemento legato al contrasto della criminalità, proprio con il provvedimento ‘Terra mia’ e con altri strumenti più pregnanti di investigazione. Per distinguere tra chi lavora onestamente nel settore dei rifiuti e i criminali”.
"Le statistiche del 2020, non ancora definite, diciamo i rumor delle prime statistiche, ci dicono - ha aggiunto - che effettivamente si sta migliorando in questo senso. Però qui nessuno si accontenta: noi vogliamo zero incendi di rifiuti, specialmente in quei siti dove i roghi partono, diciamo cosi', dove si stoccano i rifiuti, piuttosto che dove si lavorano i rifiuti o che altro".
Già il 4 ottobre su Facebook in un lungo post il ministro illustrava il disegno di legge Terra Mia:
Il disegno di legge #TerraMia è stata una delle mie prime promesse fatte quando sono diventato ministro. Ci è voluto del tempo per scrivere una legge così complessa e che coinvolge più ministeri. Per questo voglio ringraziare il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede per il grande lavoro sinergico, che ha aiutato a definire una legge che protegge e tutela i nostri territori. Configura nuove modalità di prevenzione e prevede misure come il Daspo ambientale: chi inquina terra, aria, acqua, non è degno di stare in quel territorio, e deve andare via. Terramia inasprisce le pene per chi avvelena e inquina. E non solo. L’obiettivo di questa legge è avere pugno duro con chi inquina e al tempo stesso premiare chi, a volte con tanta difficoltà, invece lavora onestamente. Nella mia vita ho conosciuto tanti imprenditori onesti, la maggior parte, e altri disonesti, la minoranza, che io non chiamo imprenditori ma criminali: attentano alle nostre vite e a quelle delle nostre famiglie. È nostro dovere tutelare i primi, che lavorano e producono ricchezza per la collettività e colpire duramente con forza gli altri. È proprio quello che fa TerraMia: aiutare chi fa imprenditoria e crea posti di lavoro tutelando il nostro Pianeta e colpisce i criminali ambientali, che devono pagare con il proprio patrimonio per la sofferenza che hanno causato.
L’auspicio è che venga discusso il prima possibile al Consiglio dei Ministri. Non si può più rimandare. Il Parlamento avrà un ruolo determinante per arricchirla ulteriormente. Questa è una legge di tutti. Questa è una vittoria, una vittoria di tutte le persone che negli anni hanno subìto delitti ambientali vedendo gli avvelenatori andarsene via impuniti. Con #Terramia non accadrà più.