‘Situazione critica’ per Torino e il Piemonte all’interno del primo Rapporto nazionale di sistema sulla qualità dell'aria in Italia
Nel report realizzato da Ispra e Snpa sono riportati il trend e lo stato della qualità dell’aria in Italia nel periodo 2009-2019 e per Torino e il Piemonte il quadro non è dei migliori
04 December, 2020
Per la prima volta in Italia è stato pubblicato il Rapporto nazionale di sistema sulla qualità dell'aria. Nel report realizzato da Ispra e Snpa sono riportati lo stato e il trend della qualità dell’aria in Italia nel periodo 2009-2019. Dal rapporto emerge che “nel 2019 si sono verificati superamenti del valore limite giornaliero del PM10 in diverse regioni del Paese. Sussistono anche superamenti del valore limite annuale dell’NO2 ed è confermato il mancato rispetto dell’obiettivo a lungo termine per l’ozono esteso a tutto il territorio nazionale”. La buona notizia, a livello nazionale, è che vengono evidenziate “significative riduzioni delle concentrazioni di PM10, PM2,5 e NO2” nel decennio preso in esame.
La situazione a Torino e in Piemonte nel 2019
Per capire meglio cosa è successo in questi dieci anni prendiamo in esame il Piemonte e principalmente l’area urbana di Torino, una delle aree che meritano un’attenzione particolare come emerge anche all’interno della sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Una condanna che ha sancito come il nostro Paese abbia violato la direttiva europea sulla qualità dell’aria (2008/50/CE) con un “superamento sistematico e continuato dei valori limite applicabili alle microparticelle (PM10) dal 2008 al 2017 incluso”.
PM10
È interessante osservare che nelle zone industriali e negli agglomerati non collocati nel bacino padano, si registra un generalizzato rispetto del valore limite giornaliero del PM10. Per quanto riguarda il Piemonte, la situazione rimane critica con più di 35 superamenti in tutti i punti di misura della città di Torino e della sua cintura, ad esclusione della stazione di Druento - La Mandria che, nonostante sia in un comune confinante con Torino, è collocata in un parco pubblico ed è classificata come rurale di fondo (10 superamenti). Anche nelle stazioni di Alessandria ed Asti sono stati misurati più di 35 superamenti, nel comune di Vercelli invece la stazione di traffico di Vercelli- Gastaldi ha superato il valore limite, mentre quella di fondo Vercelli – Coni ha presentato 30 superamenti. I superamenti del valore limite giornaliero nella stazione di Torino – Rebaudengo sono stati 71 (erano stati 87 lo scorso anno). Nelle stazioni di Torino-Rubino e Torino - Lingotto, sono stati rispettivamente 42 (erano 36 nel 2018) e 48 (45 nel 2018). Tra le altre città della regione nella stazione di traffico urbano di Alessandria - D’Annunzio è stato rilevato il maggior numero di superamenti del valore limite giornaliero (66 giorni di superamento del valore di 50 µg/m³ contro i 59 del 2018). Anche nelle altre province della regione la tendenza non è stata netta, registrando miglioramenti in tutte le stazioni di Biella e Cuneo, ma non in tutte quelle delle altre province. La quasi totalità dei superamenti misurati nel 2019 nelle stazioni della rete regionale di rilevamento si è concentrata nei mesi di gennaio e febbraio.
Il valore limite giornaliero in Italia è di 50 µg/m³, da non superare più di 35 volte in un anno.
Il valore di riferimento OMS giornaliero è di 50 µg/m³, da non superare più di 3 volte in un anno.
Il valore limite annuale italiano è di 40 µg/m³ mentre il valore di riferimento OMS annuale è di 20 µg/m³.
PM2.5
In Piemonte i dati riferiti al 2019 rilevano un decremento rispetto al 2018 (che già aveva evidenziato una netta riduzione delle concentrazioni rispetto al 2017) con un rispetto del valore limite annuale su tutto il territorio regionale. Il valore di media annuale più elevato, pari a 25 µg/m³, è stato rilevato nella stazione da traffico urbano di Torino Rebaudengo.
Il valore limite annuale del PM2,5 è di 25 µg/m³.
NO2
In Piemonte le concentrazioni di biossido di azoto (NO2) presentano nel 2019 una relativa stabilità dei valori misurati, pur in un quadro generale di decremento, attribuibile anche alle riduzioni sul lungo periodo delle emissioni degli impianti produttivi, per i quali sono stati introdotti limiti stringenti alle emissioni a camino. I valori più elevati di NO2 sono stati misurati prevalentemente nelle stazioni di traffico e il superamento del valore limite si è verificato, come lo scorso anno, nel capoluogo piemontese, nella stazione da traffico urbano di Torino-Consolata (53 µg/m³), mentre in tutti gli altri punti di misura il valore limite è stato rispettato.
Il valore limite orario è di 200 µg/m³, come media oraria, da non superare più di 18 volte per anno civile. Il valore di riferimento OMS non prevede superamenti dei 200 µg/m³. Il valore limite annuale, pari a 40 µg/m³, coincide con il valore di riferimento OMS per gli effetti a lungo termine sulla salute umana
O3 - Ozono
In Piemonte si è registrato un leggero incremento della percentuale di stazioni interessate dai superamenti dell’OLT (obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana, ndr), passata dal 75% del 2018 al 77% del 2019 accompagnato però da una leggera diminuzione dei valori dei superamenti nella maggioranza dei punti di misura. Da segnalare i superamenti del valore della soglia di allarme in tre stazioni della rete regionale situate nelle province di Novara, Alessandria, Verbano Cusio Ossola e Torino, verificatisi tutti alla fine del mese di giugno, caratterizzato da temperature anormalmente elevate.