Il sindaco si ribella «Liberate le Euro4 oppure intervengo» - da La Stampa del 23.10.2005
Chiamparino non ci sta: se la Provincia respinge la richiesta cambierò l’ordinanza
24 October, 2005
<b>Emanuela Minucci</b>
«Ho commissionato una piccola ricerca a livello nazionale da cui risulterebbe che soltanto Torino non lascia circolare le auto motorizzate Euro4 quando ci sono i blocchi antismog. Lunedì (domani per chi legge, ndr) presenterò la proposta di esenzione dallo stop di questi veicoli al tavolo di coordinamento della Provincia. Ma se questa non verrà accolta, mi sentirò libero di modificare l’ordinanza soltanto per Torino...».
A inserire un’altra miccia sul terreno - già sufficientemente esplosivo - delle targhe alterne stavolta è il sindaco Chiamparino che ieri pomeriggio ha annunciato di voler andare sino in fondo sugli Euro4: «Dopo la variabile Catizone non vedo perché non potremmo uscire anche noi, per una volta, dal coro. Si tratta di 120 mila torinesi che hanno comprato un’auto nuova anche perché avevano ricevuto l’assicurazione che avrebbero potuto circolare durante i giorni di blocco».
A sollecitare il primo cittadino a riscrivere l’ordinanza sulle targhe alterne alla voce Euro4 era stato, venerdì pomeriggio, il consigliere comunale diessino Gioacchino Cuntrò, attraverso una lettera aperta che cominciava così: «Caro sindaco, ho saputo che l’ordinanza del 14 ottobre, relativa al blocco delle auto per le targhe alterne, limita la circolazione anche per le auto “Euro 4” e le diesel con filtro fap. Ritengo che tale imposizione contrasti l’incentivazione all’acquisto di auto a più basso impatto ambientale, come riconosciuto per tali vetture, attrezzate con dispositivi più avanzati per l’abbattimento delle emissioni inquinanti». E si concludeva con un appello: «Ti chiedo pertanto di valutare l’esenzione, dall’ordinanza, di tali auto perché in caso contrario coloro che hanno accolto l'invito delle campagne pubblicitarie, di sostituire le vecchie automobili con quelle meno inquinanti, al fine di risanare e tutelare l’ambiente, non ne comprenderebbero le ragioni».
Il buon Sergio ci ha pensato su una giornata e poi ha deciso di non saltare a piè pari il cammino istituzionale della modifica, ma di andare, comunque, sino in fondo: «Lo ripeto: presenterò al tavolo provinciale questa richiesta di apertura. Ma se questa non verrà accolta penseremo noi a modificare la nostra ordinanza: dal momento che ci sono sindaci che non aderiscono per nulla al provvedimento, non vedo perché Torino dovrebbe rinunciare, in nome di un coordinamento cui non si adeguano tutti, a una modifica dettata dal buon senso». Dal momento, però, che già venerdì scorso sulla proposta «via libera all’Euro4» Palazzo Cisterna aveva promesso battaglia (l’assessore Piras affermò che «già così la nostra ordinanza è un colabrodo di deroghe») è quasi certo che si andrà allo scontro. E Torino già martedì potrebbe modificare l’ordinanza a favore dei titolari di auto di ultima generazione. «Si tratta comunque di un provvedimento demagogico - attacca il radicale Silvio Viale, antesignano nemico delle targhe alterne - perché sono anni che gli altri Comuni d’Italia lasciano circolare gli Euro4 durante questi inutili blocchi». Ma Chiamparino ribatte lesto: «Meglio tardi che mai, e comunque non credo neppure che le altre città lascino circolare queste auto “da tutti questi anni...”».