\"L´ordinanza sullo smog va rivista Via libera a tutti i veicoli Euro4\" - da Repubblica del 23.10.2
Esposito, capogruppo Ds in Provincia: "Le carte bollate non risolvono i problemi"
24 October, 2005
<b>L´esempio Il biglietto unico per il bus è un buon risultato: ora ampliamolo a tutti i giorni
un premio È giusto che chi ha investito una certa cifra in un´auto pulita non sia beffato
Marco Trabucco</b>
Stefano Esposito è il capogruppo dei Ds in consiglio provinciale.
Esposito, Antonio Saitta, il suo presidente, vuole querelare Giuseppe Catizone, sindaco di Nichelino ed esponente del suo partito, per le accuse lanciate alla Provincia sulla questione delle targhe alterne. Lei con chi si schiera?
«Con nessuno dei due. Dico no però a querele, alle carte bollate. È arrivato il momento di fermarci, perché lo spettacolo che sta venendo fuori sulla vicenda delle targhe alterne è pessimo».
Cos´è che non le piace?
«Tutti noi che facciamo politica stiamo dando l´idea non di lavorare nell´interesse del cittadino, ma di essere interessati solo a beccarci, a far polemica tra di noi»
Quindi non è d´accordo con Saitta?
«Capisco la sua arrabbiatura, che è giustificata. Ma gli chiedo di non querelare Catizone, alimentando in questo modo l´idea che la politica è morta e che i problemi si risolvono solo con la carta bollata e i tribunali».
Qual è l´alternativa che propone?
«Ridiamo dignità alla nostra attività, la politica: ci si chiuda in una stanza tutti e se ne esca solo quando sulla questione targhe alterne e inquinamento dell´aria si è trovata una soluzione. Che a quel punto deve andare bene a tutti. Non dobbiamo dimenticare che questi provvedimenti incidono pesantemente sulla vita quotidiana dei cittadini».
Va bene, ma a lei piacciono o no, le targhe alterne?
«Non mi entusiasmano, ma credo siano inevitabili. Per risolvere il problema inquinamento però ci vogliono interventi strutturali. E le targhe alterne non lo sono».
Però per gli interventi strutturali ci vogliono anni. E intanto l´aria rimane inquinata. Lei ha forse altre proposte rivoluzionarie per migliorare la situazione?
«Rivoluzionarie no. Semplicissime. Il biglietto unico per i trasporti a 90 centesimi ad esempio. Lo ha proposto Catizone e la Provincia ha fatto sua l´idea e l´ha finanziata con 50 mila euro che ci consentiranno per tutto l´inverno di aver il biglietto ridotto nei giorni di targhe alterne. Saitta e l´assessore Piras si sono impegnati a fondo su questo tema. Bene io dico che il biglietto unico non deve essere solo una soluzione tampone, ma può diventare un provvedimento strutturale».
Come?
«Estendendolo gradualmente anche ad altri giorni della settimana. In cui non siano previste le targhe alterne. Ad esempio, se i Comuni collaborassero al finanziamento del fondo il prossimo anno si potrebbe lanciare il biglietto unico a 90 centesimi per tre giorni. E negli anni successivi incrementarne ancora l´uso. È un provvedimento che va incontro a un problema concreto di chi vive fuori Torino. E al tempo stesso è un incentivo reale ad usare il mezzo pubblico invece che la propria auto. E quindi va utilizzato e sviluppato».
Cosa pensa dell´idea di lasciar circolare, nei giorni di targhe alterne, i veicoli euro 4?
«Dico che se chiediamo ai cittadini di rinnovare il parco auto, un altro intervento strutturale, non possiamo poi penalizzarli ulteriormente obbligandoli a tenere l´auto in garage come tutti gli altri. Chi oggi, in un periodo di crisi economica seria, acquista un´auto nuova fa un grande sforzo. E va premiato. I veicoli con gli scarichi euro 4, quindi a inquinamento molto basso, devono poter circolare nei giorni di targhe alterne. Come per altro già avviene in altre città d´Italia, come Bologna o Firenze. E questa non deve essere considerata una scelta tecnica, ma una scelta politica».