"L´aria è illegale, sgomberiamola"
Con i comitati sfilano le bandiere di Rifondazione, Verdi e Cantiere. Giovedì l´incontro con Cofferati
14 November, 2005
IN PIAZZA PER SIRIO
<b>Sirio: cinquecento in corteo, in piazza faccia a faccia con Zamboni
Sfilano con le mamme e i bambini anche Eugenio Riccomini, Patrizio Roversi e l´onorevole verde Paolo Cento
ANDREA CHIARINI </b>
Il Comune "spegne" per la prima volta Sirio per il sabato dello shopping e il centro viene invece pedonalizzato. Dai pedoni di sinistra. In 500 ieri hanno protestato bloccando il traffico contro la scelta della giunta Cofferati di cancellare con un colpo di ordinanza la zona a traffico limitato: un provvedimento sperimentale ma che varrà ogni sabato sino a decisione contraria. «Siamo il popolo che ha votato Cofferati e che civilmente dice no. E lo diremo sino a quando questa misura fatta per i commercianti non sarà azzerata» dice Otello Ciavatti, comitato Piazza Verdi, tra i promotori della protesta insieme a Barbara Rinaldi del Crusel, che chiede le dimissioni dell´assessore al Commercio Silvana Mura. Il 17 novembre i comitati incontreranno il sindaco. Il capogruppo Ds Claudio Merighi: «Meritano attenzione e vanno ascoltati». Ieri alle 10 i manifestanti si sono ritrovati a porta San Vitale bloccando il traffico e distribuendo volantini e i poster datati della campagna elettorale: «Da Bologna (macchine) a Bologna (bambini)». Presenti tra gli altri il comico Patrizio Roversi e il critico d´arte Eugenio Riccomini. C´erano i partiti che sono in maggioranza a Palazzo, ma che contestano l´ordinanza firmata dall´assessore di Prc Maurizio Zamboni. Sventolavano le bandiere proprio del Prc, del Cantiere e dei Verdi: «L´aria è illegale, sgomberiamola». Ha marciato per Sirio la parlamentare del Prc Titti De Simone. Il deputato Paolo Cento del Sole che Ride ha attaccato Rifondazione: «Noi abbiamo preso le distanze dal nostro assessore (Antonio Amorosi, ndr), non è mio costume dare consigli agli altri, ma Zamboni deve fare un passo indietro. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità politiche. Cofferati lo deve sapere, lunedì porteremo in consiglio comunale il nostro ordine del giorno sulla "legalità ambientale" perché lo dice anche la Provincia che c´è inquinamento. Poi vedremo». Dopo il blocco alla porta il corteo - Legambiente e Rdb comprese - si è incanalato lungo via San Vitale per raggiungere piazza Maggiore. «E´ più illegale un "leva Sirio" che un "lava vetri"» si leggeva su un cartello. Lungo il percorso è spuntata Amelia Frascaroli della Caritas: «Abito in zona, col cuore sono in mezzo al corteo». Anche via Rizzoli è stata bloccata dalla "carica" dei 500 dietro lo striscione «Riaprire il centro non ha senso». Per i Verdi non ci sarà spazio per la trattativa. «Siamo contrari a una sperimentazione "fasulla", chiedere la collaborazione di Bruno Filetti dell´Ascom - ha detto il consigliere comunale Davide Celli - è come chiedere all´oste se il suo vino è buono». In piazza Maggiore c´è stato il faccia a faccia con l´assessore Zamboni che ha difeso la mediazione raggiunta sul sabato, ma non ha convinto i manifestati. Il sociologo Fausto Anderlini: «Sirio è un tema vero, ma Cofferati continua a godere di consensi molto alti». Sul crescentone la protesta è finita in festa. Milena Naldi, Ds: «Quest´accordo politico si basa sull´idea che più auto voglia dire più commercio, non è vero. Sono qui per chiedere una città diversa». Angelo Rambaldi, Margherita: «La salute della coalizione non è eccellente».