Entro sette giorni la prima decisione
Un avvocato spiega l´iter: "Anche dando ragione al ricorso, non si può fare molto" - da Repubblica del 09.02.2006
09 February, 2006
Daniela Petrelli, avvocato civilista, qual è l´iter che farà il ricorso di Altroconsumo?
«Quel genere di ricorso si usa solo in casi di urgenza, quando ci sono motivi considerati gravi e irreparabili. In questo caso, la salute dei cittadini. Quindi va risolto in breve tempo: il giudice decide - tra tempi tecnici per le notifiche e per i passaggi burocratici - più o meno in una settimana».
Quali sono gli esiti possibili?
«Due, ovviamente: il giudice può respingere il ricorso dell´associazione - perché non lo considera fondato, o perché non ritiene rappresentativa la stessa associazione degli interessi dei cittadini - oppure lo accoglie e impone alle parti, cioè alla Regione e al Comune di mettere in pratica i provvedimenti per ridurre l´inquinamento e tutelare così la salute dei milanesi. La sua, però, è una decisione che resta provvisoria, perché Regione e Comune possono presentare un reclamo spiegando i motivi che impediscono di obbedire al tribunale. C´è anche l´ipotesi che sia lo stesso giudice a revocare il provvedimento, se cessano i motivi che l´hanno causato, cioè se - per esempio - le polveri sottili tornano entro i limiti di legge».
Mettiamo che Altroconsumo vinca il ricorso ma che Albertini e Formigoni non mettano in atto i provvedimenti. Cosa succede?
«La verità è che non si può costringere materialmente Comune e Regione a obbedire. Il giudice può stabilire qualcosa, ma se loro non la fanno non ci si può rivolgere a un terzo soggetto: soltanto le amministrazioni possono mettere in atto i provvedimenti».
Quindi non ci sono sanzioni economiche?
«È molto difficile immaginare una conseguenza di questo tipo, e la legge non è ancora pronta ad affrontare seriamente i problemi legati alle politiche ambientali. Vediamo cosa decide il giudice: quello che può succedere dopo è davvero molto difficile da capire».