Una spianata di lamiere nel parco di Monte Mario
Italia Nostra e residenti contro: "È stato distrutto anche un canneto" - da Repubblica del 21.02.2006
21 February, 2006
<b>"Abbattuti gli alberi per il parking"
La struttura a raso ad uso del vicino Tribunale pronta in 90 giorni
Cecilia Gentile</B>
Il Comune, che ha approvato e finanziato il progetto, lo definisce "Porta del Parco di Monte Mario". Il comitato di residenti, sul piede di guerra appoggiato da Italia Nostra, lo definisce "scempio".
«Bella porta del parco, bel biglietto da visita, bella azione di salvaguardia una spianata di automobili proprio dentro la riserva», dice Gemma Mezza, che a nome dell´associazione ambientalista ha sposato la battaglia degli abitanti.
Dallo scorso 9 gennaio tra via Teulada, via Faravelli e la Panoramica, si è materializzato un cantiere per la costruzione di un parcheggio provvisorio a raso, per i dipendenti e i frequentatori del vicino Palazzo di Giustizia. La durata prevista dei lavori, che costano quasi 233 mila euro, è di 90 giorni, fino all´8 aprile prossimo. Il parking è provvisorio perché nelle intenzioni del Campidoglio, sulla stessa area dovrà poi sorgere una struttura multipiano interrata, anche con zone destinate a servizi.
Gli interventi sono stati decisi da una delibera di giunta che risale al giugno 2004, ma per i residenti le ruspe sono state un fulmine a ciel sereno. «Da un momento all´altro, senza alcuna informazione - racconta Paolo Meo, medico - abbiamo visto recintare l´area e aprire il cantiere. Sono stati abbattuti quasi tutti gli alberi e gli arbusti esistenti insieme alla zona umida del canneto, parte pregiata del parco. Qualsiasi sia la ragione, non ne vale la pena. E poi questo parcheggio si poteva realizzare più spostato verso piazzale Clodio, nell´area dove si ferma sempre il Circo Medrano. Invece quello spazio rimarrà libero».
Italia Nostra e residenti sono decisi a tutto. Hanno mobilitato i loro avvocati per bloccare i lavori, contro i quali, per altri motivi, ha presentato un´interrogazione anche il consigliere An Fabio Sabbatani Schiuma. In particolare Schiuma vuol conoscere le modalità di gestione del parcheggio «che essendo realizzato con fondi comunali dovrebbe poter essere utilizzato da tutti i cittadini». Il consigliere chiede anche perché il Comune ha scelto la trattativa privata, anziché la gara d´appalto, e l´affidamento diretto.
Inizialmente, contro il progetto si schierò apertamente RomaNatura, l´ente che gestisce i parchi regionali dentro il territorio comunale. Poi, appena tre mesi fa, il colpo di scena. L´ente, che come altri consigli direttivi dei parchi romani è ancora senza presidente, ha dato il nulla osta, firmato dal direttore Paolo Giuntarelli, dopo una richiesta di riesame presentata dall´assessorato al Patrimonio e Progetti speciali di Claudio Minelli. «Verificata la fattibilità delle opere, preso atto della sostenibilità dell´intervento nei riguardi dell´ambiente, si rilascia nulla osta», si legge nel documento, che però specifica: «La presente determinazione non deroga in alcun modo alle misure di salvaguardia e pertanto non consente l´avvio delle procedure per la realizzazione del parcheggio sotterraneo previsto dal progetto approvato dal Comune di Roma».
«Ma l´abbattimento degli alberi e la cancellazione del canneto - ribatte Gemma Mezza di Italia Nostra - è senza dubbio in totale contrasto con le norme di salvaguardia del parco».