LETTI PER VOI - Torinese la maglia nera dello smog
Dall´inizio dell´anno superata 49 volte la soglia di sicurezza per le polveri sottili. I dati raccolti da Euromobility. E l´assessore provinciale Piras attacca Chiamparino: si secca per qualsiasi intervento - da La Repubblica del 01.03.2006
01 March, 2006
Dall´inizio dell´anno al 22 febbraio 49 sforamenti dei valori di concentrazione di polveri sottili. Torino conquista la maglia nera tra i capoluoghi di regione nella classifica di Euromobility, l´associazione dei mobility manager che ogni anno presenta un monitoraggio sull´inquinamento nelle principali città italiane. A soli due mesi dall´inizio del 2006, la soglia di 35 sforamenti indicati dall´Ue è stata superata anche a Milano, con 47 giorni, e Bologna con 29. L´assessore provinciale alla qualità dell´aria Dorino Piras dice che convocherà il tavolo di coordinamento ma aggiunge di essere piuttosto scettico sulla sensibilità del sindaco di Torino: «Inutile che io indichi provvedimenti che non vengono presi in considerazione. E anche la legge regionale deve essere cambiata e semplificata perché non prevede sanzioni per i comuni negligenti». Per Chiamparino, le soluzioni sono a lungo termine, servono finanziamenti statali e targhe alterne e domeniche a piedi non sono efficaci: «E poi non credo a queste graduatorie e classifiche», aggiunge.
Le Olimpiadi hanno cancellato le targhe alterne, le domeniche a piedi ma non lo smog. Per Euromobility, l´associazione nazionale che riunisce i mobility manager, fra le grandi metropoli Torino è al primo posto per gli sforamenti dei livelli di polveri sottili. Dall´inizio dell´anno fino al 22 febbraio ha già superato i valori previsti dalla normativa europea (50 microgrammi di pm10 per metro cubo) per 49 giorni. Il massimo consentito in un anno è 35 giorni. L´assessore all´Ambiente della Provincia, Dorino Piras, attacca il sindaco Sergio Chiamparino: «Non è sensibile a questi temi, anzi, sembra quasi seccato. Sul tavolo di Palazzo Cisterna possiamo inventarci di tutto, ma se poi i Comuni, soprattutto Torino, non rispettano le scelte ogni provvedimento è inutile».
Torneranno le targhe alterne o le domeniche a piedi? «Convocherò un nuovo tavolo entro il 9 marzo, prima dell´inizio della Paralimpiadi, ma prima di proporre strumenti chiederò ai comuni cosa sono disposti a fare. Altrimenti è inutile». Per Piras il problema è politico: «Prenderemo atto che non c´è la volontà. Il sindaco di Torino, se avesse coraggio, inserirebbe questi problemi tra i primi punti del suo programma elettorale. L´ideale sarebbe avere una città dove le persone non sono costrette a comprarsi un´auto per muoversi. Con un centro chiuso, come a Londra, dove il sindaco a sei mesi dalle elezioni ha deciso di bloccare la circolazione riuscendo ad essere rieletto a grande maggioranza». Per Palazzo Cisterna bisognerebbe rivedere anche la legge regionale: «Bisogna semplificarla. Non sono previste sanzioni per chi non rispetta le decisioni e nemmeno la governance è chiara. L´assessore De Ruggiero si è detto disponibile ad affrontare la questione, ma finora non è successo nulla».
Chiamparino replica dicendo di non credere alla fondatezza dei dati di Euromobility: «Sono stufo di dover intervenire su questo argomento e in generale non credo nelle graduatorie e nella classifiche. Sappiamo benissimo che le soluzioni all´inquinamento sono di lungo periodo e non sono certo di provvedimenti di pochi giorni che possono favorire significativi miglioramenti». Confermando così la linea contro targhe alterne e blocchi di Palazzo Civico. E sulle critiche mosse dall´assessore di Palazzo Cisterna? «Non ho nulla da dire a Piras, stiamo lavorando sulla metropolitana, e i risultati si dovrebbero vedere. Tutte le grandi città hanno lo stesso tipo di problemi, si risolvono nel tempo e con finanziamenti consistenti».
D´accordo con il sindaco è Silvio Viale. Per l´esponente della Rosa nel Pugno i dati sono ancora più allarmanti: 54 sforamenti contro i 35 consentiti per legge, ma la ricetta dei blocchi e delle targhe alterne è inutile. «Il bimestre olimpico gennaio-febbraio è stato il peggiore degli ultimi anni, ma è servito a sfatare il mito dell´emergenza smog. Nonostante il pm10 alle stelle la salute della popolazione non ne ha minimamente risentito e, sebbene molta gente si sia riversata nelle strade, non vi sono state code ai pronto soccorso e nemmeno un eccesso di chiamate alla guardia medica».