Torino: a scuola camminando/3 - Il racconto di una scuola torinese
Le riflessioni di un genitore: "necessaria la disponibilità dei genitori e delle scuole, le istituzioni devono permetterci di rendere i percorsi sicuri"
07 April, 2006
<b>di Andrea Martelli</B>
<a href="http://www.ecodallecitta.it/pedibus2/DSCN2222.JPG" target="_blank"><img src="http://www.ecodallecitta.it/pedibus2/DSCN2222rid.jpg" align="left" border="1"></a>Anche noi della scuola <b>Ricardi di Netro</B> e la <b>scuola Scopis del Circolo Pacchiotti</B> abbiamo partecipato alla giornata iniziale dell’iniziativa delle Provincia di Torino.. e come potevano mancare, dato che ci riteniamo, con un pizzico di orgoglio, tra i precursori del Pedibus a Torino? Sono stati organizzati due percorsi: da Via Cernaia per la Ricardi e da piazza Savoia per la Sclopis.
<a href="http://www.ecodallecitta.it/pedibus2/DSCN2210.JPG" target="_blank"><img src="http://www.ecodallecitta.it/pedibus2/DSCN2210rid.jpg" align="right" border="1"></a>E’ stato un momento di festa per tutti, particolarmente sentito anche grazie alla presenza di personaggi importanti che ci hanno accompagnato nell’itinerario. Abbiamo avuto infatti l’onore di avere con noi <B>Maurizio Damilano, campione Olimpico di marcia</B>, che ha letteralmente scandito il ritmo della passeggiata verso la scuola (...che fatica farlo andare piano!!!), e l’assessora <B>Angela Massaglia della Provincia</B> che con affetto ci ha accompagnato fin dentro il cortile della scuola.
Ogni bambino ha preparato un piedino di cartoncino con il suo nome e lo ha quindi appeso come simbolo della sua partecipazione ad un cartellone che ora fa bella mostra di se nell’atrio della scuola.
Genitori ed insegnanti sono stati festosi attori dell’iniziativa ma i veri protagonisti sono stati i numerosi bambini. Ognuno con il suo entusiasmo e la sua voglia di vivere questo momento come una modalità diversa dell’andare a scuola: non piu’ inscatolato in macchina e scaricato come pacco all’ingresso. Si e’ aperta infatti una nuova prospettiva che gli permette di essere più sensibile all’ambiente, più partecipe al proprio quartiere, più aperto nell’incontro con i coetanei, in una parola più protagonista nel delicato cammino che e’ la crescita.
Ovviamente non possiamo non continuare il nostro Pedibus nelle prossime settimane ma le precedenti esperienze e i risultati di questa giornata ci ha permesso di far maturare alcune riflessioni. La concreta possibilita’ di invertire la tendenza verso un mondo motorizzato (con tutto quello che ne consegue) e’ perseguibile nel momento che riescano a convergere tre linee di azione in modo coordinato:
<a href="http://www.ecodallecitta.it/pedibus2/DSCN2223.JPG" target="_blank"><img src="http://www.ecodallecitta.it/pedibus2/DSCN2223rid.jpg" align="left" border="1"></a><b> - la disponibilita’ dei genitori</B>: infatti le famiglie sono le prime protagoniste. Ci si puo’ avvalere di gruppi di volontariato come catalizzatori o iniziatori di Pedibus ma i genitori devono capire che non devono far affidamento sempre sull’esterno, su altri: la motivazione, il convincimento e la voglia di partecipare/organizzarsi deve partire da loro.
<B> - la scuola: ha un ruolo insostituibile come veicolo di messaggi educativi</B> verso i bambini. Cosi’, anche nel caso del Pedibus, e’ l’educazione all’ambiente, in senso piu’ ampio e non la singola partecipazione all’evento di una giornata, il vero obiettivo del messaggio. Messaggio che attraverso gli insegnati puo’ e deve diventare parte del programma scolastico: l’ambiente (scienze), l’educazione civica (storia), il territorio (geografia) spiegati in questa nuova chiave di lettura in modo integrato.
<a href="http://www.ecodallecitta.it/pedibus2/DSCN2230.JPG" target="_blank"><img src="http://www.ecodallecitta.it/pedibus2/DSCN2230rid.jpg" align="right" border="1"></a></B> - le istituzioni: devono permettere la realizzazione fattiva dei progetti che condividono e magari finanziano</B>. Un Pedibus ha bisogno soprattutto di un percorso sicuro. Come possiamo mettere in sicurezza i luoghi di ritrovo, gli attraversamenti, gli ostacoli di un percorso? Servirebbero ad esempio vigili che sorveglino incroci pericolosi, si dovrebbe chiudere il tratto di strada prospiciente la scuola almeno per il periodo dell’ingresso e dell’uscita, ecc. Problematiche diverse in funzione delle diverse realtà territoriali a cui però si deve dare una soluzione pratica.
<B>“A scuola camminando” vorremmo poter dire: che la festa continui, tutti i giorni!</B>