Le centrali telefoniche ad idrogeno
Al via le prime in italia - da Repubblica del 10.04.2006
11 April, 2006
<B>Agnese Ananasso</b>
Sono in Trentino le prime centrali telefoniche di Telecom Italia alimentate a idrogeno, che, in caso di blackout, assicureranno continuità al servizio telefonico. Finora in casi del genere si riusciva a telefonare solo grazie all’energia elettrica generata dai vecchi accumulatori. Telecom ha iniziato la sperimentazione a ottobre 2005, in collaborazione con Sgs Future, che ha fornito gli apparati per Vezzano, Calavino e Matterello, le tre località dove ora lavorano a pieno regime le nuove centrali ad energia alternativa. «Entro il 2007 spiega Stefano Pileri, chief technology officer del Gruppo Telecom Italia prevediamo di installarne un centinaio in tutta Italia». Utilizzare questo sistema potrebbe consentire un risparmio in termini di costi di produzione di energia elettrica e soprattutto un vantaggio dal punto di vista ambientale. Il circuito è costituito da celle a combustibile in grado di ricavare energia dalla reazione tra idrogeno e ossigeno (presente nell’aria), un processo senza combustione che non genera né fumi né altri residui inquinanti e il cui unico prodotto di scarto è l’acqua.
Telecom si interessa attivamente per l’utilizzo di energie alternative, studiando nei suoi laboratori soluzioni ad hoc per la sostenibilità ambientale. Dal 1997 pubblica ogni anno un report sulla situazione in questo settore. Nel 2000 è stato sottoscritto il Global Compact, un patto a cui aderisce anche Telecom lanciato dall’Onu, che prefigge la tutela dell’ambiente con lo sviluppo, l’applicazione e la diffusione di nuove tecnologie ecocompatibili. Da due anni Telecom Italia è inserita nel Dow Jones Sustainability Index e nell’europeo Dow Jones Stoxx, due indici che considerano il comportamento delle aziende in tema di sostenibilità ambientale, insieme ad altri aspetti di corporate governance nei processi di produzione e fornitura di servizi delle società.