Pannelli solari sulle case nuove, così il Piemonte sfida lo smog
Multe per proprietari e costruttori che non si adeguano - da La Stampa del 29.05.2006
29 May, 2006
DISEGNO DI LEGGE LA GIUNTA BRESSO APPROVA LE LINEE GUIDA DEL PIANO STRALCIO SUL RISCALDAMENTO
di Maurizio Tropeano
Case. Risparmiose. Sui tetti impianti fotovoltaici che producono energia solare rinnovabile. Muri più «spessi» e installazione di sistemi per ridurre la dispersione di calore da porte e finestre. Bollino verde per le caldaie. Il futuro prossimo dell’edilizia residenziale piemontese è disegnato all’interno del disegno di legge 256 approvato dalla Giunta Bresso e all’esame della competente commissione consiliare. Si tratta di norme, a costo zero, per le casse regionali, che tracciano le linee del piano stralcio sul riscaldamento e sul condizionamento. Provvedimenti strutturali dettati dalla necessità di risolvere l’emergenza smog legata alla diffusione delle polveri sottili e di ossidi d’azoto. Per il secondo anno consecutivo, infatti, «l’intero Piemonte tende a superare il valore medio giornaliero di 50 mg/m3 per periodi superiori a 35 giorni», spiega l’assessore regionale all’Ambiente Nicola De Ruggiero.
Le norme per il risparmio energetico e per la relativa riduzione delle emissioni del riscaldamento ambientale sono contenute all’interno di questo provvedimento approvato dalla giunta regionale e attualmente all’esame della competente commissione del Consiglio regionale. Spiega l’assessore: «Vogliamo migliorare l’efficienza energetica complessiva del sistema/impianto, dei generatori di calore e dei sistemi distributivi e di regolazione». Lo strumento individuato è la fissazione di livelli di prestazione minimi per ogni impianto. Il ddl, poi, vuole anche «favorire l’utilizzo di tecnologie innovative per incrementare l’efficienza energetica e migliorare le prestazioni emissive dei generatori di calore». Tecnologie che permettono di ridurre del 20 per cento i consumi di combustibile e di ottenere una decisa riduzione, dal 50 all’80 per cento delle emissioni, in particolare degli ossidi di azoto.
Certo tutto ha un costo. Gli esperti della Regione hanno calcolato che il rispetto di queste disposizioni comporterà dei costi aggiuntivi immediati per i costruttori e i proprietari. Per De Ruggiero, però, si tratta di un investimento che sarà ammortizzato in pochi anni grazie al contenimento delle spese di riscaldamento. L’installazione obbligatoria di un impianto fotovoltaico sul tetto di una casa di nuova costruzione, di superficie utile superiore a 1000 metri quadrati, comporta un costo aggiuntivo stimato nello 0,5 per cento. Grazie al risparmio energetico ottenuto, però, la spesa supplementare dovrebbe essere ammortizzata in otto, dieci anni. Gli esperti hanno anche calcolato che l’uso del solare termico permetterà di ridurre la presenza del CO2 nell’atmosfera di 260 mila tonnellate.
Anche l’aumento dello spessore degli isolanti per contenere le dispersioni energetiche di finestre, porte, muri perimetrali comporterà un aggravio dei costi stimato tra l’1 e il 2 per cento. Compensati da un risparmio energetico stimato tra il 40 e il 50 per cento e un conseguente un recupero del costo supplementare previsto all’incirca in sei anni.
Le misure saranno applicate in tutto il territorio e puntano a contenere i consumi legati al riscaldamento domestico che rappresentano un terzo del totale regionale di fonti energetiche e delle relative emissioni. La Giunta non ha previsto incentivi per l’introduzione di questi strumenti per l’uso razionale dell’energia e per l’utilizzo di fonti rinnovabili. Contributi potrebbero essere decisi nel corso della discussione in Consiglio regionale. Proprietari, costruttori e professionisti che non si adeguano alle nuove disposizioni obbligatorie subito dopo il via libera dell’Assemblea legislativa dovranno pagare una multa.