La Germania sembra vincere l’Eco World Cup
Risparmio energetico e basso impatto negli stadi col programma Green Goal. Inoltre, in base ai dati preliminari forniti dall’Oeko Institute di Friburgo, sembra essere raggiunto il traguardo del 50% di spostamenti effettuati con i mezzi pubblici. Unico neo: la scarsa l’informazione ai tifosi sul Green Goal
12 July, 2006
I dati preliminari forniti dall’Oeko-Institut - l’istituto che si occupa dell’applicazione del Green Goal - si basano sulle informazioni giunte dalla polizia tedesca e dalla Deutsche Bahn – Ferrovie tedesche -. In percentuale, il 55% degli spettatori ha raggiunto gli stadi con i mezzi pubblici e solo il 30% dei tifosi ha utilizzato l’auto privata. Alcune città, come Monaco di Baviera, hanno superato le aspettative; in alcune partite centinaia di tifosi sono arrivati in bicicletta e un significativo numero di tifosi ha raggiunto a piedi lo stadio a Dortmund, Hannover, Kaiserslautern e Leipzig.
<b>Hartmut Stahl</b>, uno scienziato dell’Oeko Institute, insieme ad altri suoi colleghi, in questo mese di Mondiali ha frequentato gli stadi per ragioni diverse dal calcio. Lo scienziato si recava alle partite per controllare l'andamento del programma Green Goal e raccogliere diverse informazioni: funzionamento dei mezzi pubblici e utilizzo da parte dei tifosi, quantità di rifiuti prodotta durante ogni partita dentro e fuori gli stadi, dispositivi per la raccolta dell’immondizia.
Uno degli obiettivi di Green Goal era raggiungere il 50% degli spostamenti totali da e verso gli stadi, effettuati con i mezzi pubblici. Secondo Stahl, le cose sono andate molto bene: “A Monaco di Baviera il 60% dei tifosi ha utilizzato la metropolitana e all’inizio, la percentuale prevista era intorno al 30, 40%. Durante le partite ho visto che il parcheggio dello stadio era quasi vuoto. In altri stadi come Dortmund o Hannover, dove si può andare allo stadio a piedi uscendo dalla stazione, molte persone hanno raggiunto la partita passeggiando. In altre occasioni sono rimasto sorpreso vedendo il numero di ciclisti presenti”.
Sembra invece essere mancata l’informazione ai tifosi riguardo al Green Goal, soprattutto a quelli stranieri, che non si sono potuti rendere conto delle misure prese negli stadi al fine di ridurre i consumi energetici e gli sprechi d’acqua. Secondo Stahl: “La gente arriva allo stadio senza essere informata sullo quello che è stato fatto al riguardo. Esistono misure per limitare il consumo dell’acqua e dell’energia, tutte cose sono state annunciate solo virtualmente”.
L’Oeko Institute è ora al lavoro per raccogliere tutti i dati utili a tracciare un bilancio di Green Goal: numero di rifiuti prodotti, tipi di trasporto usati, consumi di energia ed acqua negli stadi. Hartmut Stahl spiega: “Riguardo al traffico, possiamo calcolare la percentuale di trasporto pubblico usato nel momento in cui conosciamo quanti tifosi sono venuti nei diversi stadi e quanti si sono recati alla partita con la metro e il tram. Per quanto riguarda i rifiuti rapportiamo la normale quantità raccolta con la percentuale che si sarebbe rilevata senza le misure prese per l’occasione. Per acqua ed energia, confrontiamo l’uso teorico senza le misure di riduzione - riutilizzo dell’acqua piovana e gestione dell’energia - con i dati effettivi.
<b>Dall'archivio di Eco dalle Città:</b>