LETTI PER VOI - «A scuola in auto, ma vorrei la bici»
Mobilità - I ragazzini vorrebbero raggiungere le aule su due ruote o a piedi con gli amici - da Libertà on line del 04.08.2006
07 August, 2006
<b>Mariangela Milani</B>
Poter andare a scuola a piedi o in bici insieme agli amici. Questo uno dei desideri espressi dagli alunni di Castelsangiovanni che nei mesi scorsi avevano compilato i questionari sulla mobilità cittadina. Le loro risposte sono finite sotto la lente d'ingrandimento dei responsabili del Centro di educazione ambientale di Castelsangiovanni.
«Ad oggi ? spiega il responsabile del Cea castellano Emiliano Sampaolo ? abbiamo passato in rassegna i questionari degli alunni delle scuole elementari Casaroli e una parte di quelli che ci sono ritornati dalla Tina Pesaro, mentre mancano ancora all'appello quelli delle scuole medie».
I questionari, circa ottocento e tutti anonimi, erano stati consegnati nei mesi scorsi agli alunni delle elementari e medie di Castelsangiovanni. In sostanza, miravano a capire come gli alunni castellani raggiungono solitamente i luoghi scolastici. L'esito dei questionati servirà a predisporre l'avvio di due progetti sperimentali di car pooling e "piedibus" che entro l'autunno dovrebbero vedere al luce a Castelsangiovanni.
«Dai primi dati raccolti ? spiega Sampaolo ? emerge come molti alunni desidererebbero raggiungere la scuola a piedi o in bici, magari in compagnia degli amici, mentre nella realtà la maggior parte di loro va a scuola in auto accompagnato da un genitore». Una volta completato lo spoglio dei questionari sulla mobilità i responsabili del Cea dovranno presentare i risultati al preside e agli insegnanti dell'istituto comprensivo. «Agli alunni ? prosegue il responsabile ? e agli insegnanti chiederemo di analizzare in modo molto semplice i flussi di traffico, lo stato di strade e marciapiedi delle vie che conducono ai loro edifici scolastici. In seguito insieme a loro e all'ufficio tecnico comunale dovremmo arrivare a definire un percorso di piedibus che vorremmo rendere operativo entro l'autunno».
Il piedibus in sostanza funziona come uno scuolabus con tanto di fermate e orari da rispettare, solo che il tragitto lo si compie a piedi accompagnati da un adulto. Ai bambini che aderiranno dovranno essere consegnate apposite pettorine colorate di riconoscimento, mentre il percorso dovrebbe essere segnato e messo in sicurezza a spese del comune. L'adulto accompagnatore potrebbe essere un genitore o un volontario di un'associazione locale. «Lo scopo ? spiega sempre Sampaolo ? alleggerire il traffico cittadino e responsabilizzare i bimbi, oltreché rendere un servizio alle famiglie». Iniziative di questo genere sono state avviate in città. Oltre all'avvio dei progetti di piedibus il Cea castellano a settembre tornerà a convocare i tavoli di lavoro sulla qualità dell'aria cui saranno chiamati a partecipare i comuni di Castello, Sarmato, Rottofreno, Borgonovo e Ziano.