Direttiva antismog, appello ai ministri
Rivolto ai ministri dell'ambiente che si riuniscono lunedì 23 ottobre a Bruxelles
21 October, 2006
Standard della qualità dell’aria previsti dalla UE rispetto alla salute
Appello rivolto al Ministro dell’Ambiente e della Sanità da EPHA (Unione Europea per la Salute Pubblica), EFA (Federazione Europea Malati di Allergie e Associazioni malati dell’apparato respiratorio) e da HEAL (Unione Salute e Ambiente)
(traduzione di Alba Di Carlo)
11 ottobre 2006
Al Ministro EU per la Sanità e per l’Ambiente,
come coalizione ambientalista e di sanità che rappresenta i punti di vista di un ampio elettorato che include professionisti della salute, gruppi di malati e organizzazioni di legali che si occupano di salute, siamo molto preoccupati che la UE voglia tornare indietro nella legislazione sulla qualità dell’aria e così indebolire la protezione della salute che è un obbligo del trattato.
Noi vorremmo che lei prendesse in considerazione i più recenti sviluppi sulle conseguenze sulla salute dell’inquinamento dell’aria, e desse un forte segnale che la legislazione della UE determini, e continuerà a determinare, un significativo passo in avanti per la salute dei cittadini europei, in particolare per quelli che saranno più toccati dalle decisioni comuni che prenderete in questo ottobre.
La settimana scorsa l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato le Linee Guida sulla Qualità dell’aria per tutto il mondo.
“L’inquinamento dell’aria, nella forma di articolato o di biossido di zolfo, ozono o biossido di azoto, ha un serio impatto sulla salute. Per esempio, nell’Unione europea, il solo particolato più sottile (PM2,5) causa una diminuzione statistica della speranza di vita di 8,6 mesi per la media Europea.
Le nuove Linee guida dell’OMS stabiliscono che:
“Riducendo l’inquinamento da polveri sottili da 70 a 20 microgrammi al metro cubo, come è espresso nelle nuove Linee guida, stimiamo che si possa abbattere la mortalità del 15%,” Ha detto il dottor Maria Neira, Direttore della Sanità Pubblica e dell’Ambiente dell’OMS.
Le Linee guida dell’OMS riportano le tesi più recenti, scientificamente accreditate, sugli effetti dell’inquinamento dell’aria sulla salute.
“Queste nuove linee guida si basano su una consultazione a livello mondiale guidata da più di 80 scienziati e basata sull’esame di migliaia di studi da tutte le regioni del mondo. Così essi presentano la valutazione più ampia concordata e aggiornata sugli effetti sulla salute dell’inquinamento dell’aria, e raccomandano dei livelli per la qualità dell’aria per i quali i rischi per la salute sono significativamente ridotti,” così il Dr.Roberto Bertollini, Direttore del Programma Speciale per la Salute e per l’Ambiente dell’Ufficio Regionale Europeo dell’OMS.
L’OMS sta anche spingendo i governi del mondo affinchè queste Linee guide siano legalmente vincolanti.
“Aspettiamo con ansia di lavorare con tutte i paesi per garantire che queste Linee guida diventino parte delle leggi nazionali,” ha detto il Dr.Bertollini.
L’APHEIS, studio europeo aggiornato sull’impatto sulla salute relativo a 26 città europee, conferma e rafforza i legami causali tra malattia e inquinamento dell’aria [http://apheis.net/]
E’ ora il suo turno di rivedere e assicurare che la nuova legislazione sulla qualità dell’aria rifletta queste Linee guida, e nello stesso tempo rinforzare il ruolo di leader della UE nel portare avanti una politica ambientale globale della salute pubblica.
Oggi, noi la spingiamo ad andare oltre ( a non considerare) gli emendamenti del Parlamento europeo che noi crediamo che ridurranno la protezione della salute:
1. aumentando il numero dei “giorni inquinati” da 35 a 55 per il limite giornaliero del PM10, che non migliorerà la vita quotidiana di coloro che patiscono di più l’inquinamento dell’aria, come chi soffre di asma, COPD (Malattie Polmonari Croniche Ostruttive) e altre malattie respiratorie;
2. Rinviando la data di entrata in vigore per il PM10 fino al 2014. La data della Commissione è 2010 e il “general approach” (trattativa generale?) del Consiglio è il 2011;
3. Rinviando l’entrata in vigore di una riduzione del 20% e l’obbligo di legge per il PM2,5 al 2015. La proposta della Commissione fissa l’obbligo di legge al 1° gennaio 2010.
4. Trasformando il valori limite per la qualità dell’aria in “formaggio svizzero” (gruviera) consentendo deroghe in aree geografiche in cui non c’è una popolazione stabile, in posti di lavoro particolari e in zone in cui non ci sono rilevatori per la qualità dell’aria. I valori limiti devono essere applicati dovunque, visto che l’inquinamento dell’aria non conosce confini. Le deroghe per sorgenti naturali ridurrebbe la protezione della salute permettendo alle industrie di produrre più inquinamento per riempire lo spazio creato da tali deroghe.
Noi apprezziamo in parte il suo “general approach” nei termini di ridurre l’estensione dei tempi, tuttavia noi insistiamo affinché il 23 ottobre lei ci assicuri che:
§ Nessun passo indietro dagli standard attuali, in particolare per il PM10 e la protezione della salute sotto il valore limite giornaliero (che è legato alla riduzione del numero dei “giorni di ospedalizzazione”).
§ L’introduzione di standard legalmente vincolanti per il PM2,5 in linea con le Linee guida dell’OMS sulla qualità dell’aria.
§ Nessuna deroga per “sorgenti naturali” che ridurrebbero la protezione della salute.
§ Nessuna introduzione di deroghe incontrollabili come esenzioni per alcune aree dove i valori limite non sarebbero applicabili.
Quando non è possibile raggiungere i livelli standard, la spingiamo ad assicurarsi che la legislazione faciliterà una procedura trasparente per concedere dilazioni e prevederà il coinvolgimento dei cittadini, compreso l’accesso all’informazione e il diritto al ricorso legale.
Ci farebbe piacere discutere ancora questi punti con lei, se lei ha domande o riflessioni al riguardo.
Distinti saluti
Lara Garrido Herrero
Director, European Public Health Alliance (EPHA)
www.epha.org
Genon Jensen
Executive Director Health & Environment Alliance
www.env-health.org
Susanna Palkonen
Executive Officer, European Federation of Allergy and Airway Diseases Patients Association (EFA)
www.efanet.org