A Piossasco i rifiuti dei torinesi
Ecco il piano di smaltimento in attesa dell´inceneritore
25 October, 2006
Il presidente Foietta dell´Ato annuncia l´ampliamento delle discariche di Chivasso, Grosso Canavese e Pianezza
IL 2° TERMOVALORIZZATORE
<b>Il fabbisogno dei prossimi anni sarà di 2 milioni di metri cubi
SARA STRIPPOLI </b>
Un nuovo impianto a Piossasco, 400 mila metri cubi di volume. Poi l´ampliamento delle discariche di Chivasso, di Grosso Canavese e di Cassagna Pianezza: una volumetria complessiva fra un milione e 200 mila metri cubi di minima a 2 milioni 250 mila di massima. Terzo punto, la sopraelevazione delle discariche di Cassagna-Pianezza e di Mattie, con un recupero di 70-90 mila metri cubi. Sono questi i tre scenari da sommare per superare l´emergenza post-chiusura della discarica di Basse di Stura (2009) e il 2011, data fissata per l´inizio attività del termovalorizzatore del Gerbido, individuati nel piano dell´Ato, l´Autorità d´ambito torinese per il governo dei rifiuti. Con due punti di sospensione sull´eventuale sopraelevazione della discarica di Basse di Stura (un´ipotesi possibilmente da evitare) e la realizzazione di un nuovo impianto nel bacino Acea del pinerolese. La somma totale dei tre interventi dovrebbe consentire di recuperare una volumetria che oscilla fra un minimo di 1 milione e 670 mila metri cubi ad un massimo di 2 milioni e 740 mila, contro un fabbisogno di metri cubi calcolato di circa 2 milioni e mezzo.
Il piano di smaltimento è pronto, annuncia il presidente dell´autorità d´ambito Paolo Foietta, che ha incassato un primo cauto giudizio positivo dei sindaci del nord ovest e che ieri sera ha incontrato gli amministratori del consorzio Cisa (Grosso Canavese, Ciriè). Una prima risposta all´allarme lanciato dal direttore dell´Amiat Claudio Sola, che aveva annunciato l´esaurimento della discarica di Basse di Stura con un anticipo di sei mesi rispetto al dicembre 2009.
In parallelo, l´Ato ha cominciato le consultazioni con i sindaci dei nove siti identificati per la collocazione del secondo impianto di termovalorizzazione: «Assolutamente indispensabile - spiega Foietta - considerato che l´impianto del Gerbido è in grado di smaltire 700 mila tonnellate di rifiuti lasciandone fuori circa 400 mila. Sono nove i siti che potrebbero ospitarlo: l´area Novelis di Borgofranco, Ivrea San Bernardo, l´area del Biopark di Collaretto Giacosa, San Giorgio Canavese, Scarmagno e la zona di Torre Canavese-Castellamonte. Oltre ai tre siti più piccoli dell´area Bosconero, di Buscano Canavese e di Orio Canavese. Sono ormai tredici le discariche esaurite in provincia di Torino, si legge nel piano predisposto da Foietta che sarà presentato ufficialmente nei prossimi giorni, sette risultano chiuse da 10 anni o più e per cinque è stata attivata la procedura di bonifica.