IN LIBRERIA - Italia 2020 - Energia e ambiente dopo Kyoto
Il libro curato da Paolo degli Espinosa (Issi). Introduzione a cura del Senatore Edo Ronchi
05 December, 2006
Pur avendolo sottoscritto sin dall’inizio, l’Italia non ha finora fatto molto per rispettare gli obiettivi nazionali previsti dal Protocollo di Kyoto. E senza dubbio questo avviene perché tali obiettivi si possono raggiungere al meglio solo con una profonda revisione della nostra politica energetica. Ovvero del modo con cui l’Italia si procura e consuma l’energia di cui ha bisogno. Il volume a cura di Paolo degli Espinosa, responsabile del settore energia dell’Issi e membro del comitato scientifico di Legambiente, traccia gli scenari possibili di un cambiamento non più rinviabile. Da un lato si analizzano le fonti energetiche, evidenziando il ruolo e le potenzialità di sviluppo delle rinnovabili, con un particolare focus sull’idrogeno. Dall’altro si individuando i settori dove più è necessario intervenire. E ovviamente sono in primo piano quelli maggiormente “energivori”, cioè i trasporti e l’edilizia, dove più profonda dovrà essere la trasformazione.
Una delle grandi scommesse è come uscire dalla dipendenza dalle fonti fossili, e in particolare dal petrolio. In Italia, fino a ieri, l’unico cambiamento proposto era nella direzione sbagliata, verso un forte impiego di carbone nelle centrali ENEL, con emissioni crescenti di CO2, per di più in un quadro molto sofferente verso gli impegni di Kyoto. Altri propongono il nucleare, che però è costoso, oltre che pericoloso, mentre il tempo dei reattori di quarta generazione è ancora lontano. Ben diversa è la scelta proposta dal volume: impegno radicale sulla efficienza energetica, la più disponibile e meno costosa delle risorse, che da sola ci permette di conseguire la stabilità dei consumi, pur aumentando i servizi, e un maggior risparmio da importazioni ridotte. Nello stesso quadro, impulso alla cogenerazione-trigenerazione diffusa. Un robusto e strategico impegno sulle fonti rinnovabili, per un raddoppio del loro contributo elettrico al 2020, creando una industria italiana del settore. Spazio alla ricerca tecnologica, che trasformi l’Italia da tradizionale importatore di combustibili fossili in esportatore di prodotti e servizi, anche sui nuovi mercati. Una somma di strategie volte a promuovere una nuova industria tecnologica e servizi per l’efficienza (dagli elettrodomestici, ai motori elettrici industriali, fino agli edifici, che andranno tutti riqualificati). E un valore in più: l’opportunità occupazionale, con 350.000 nuovi posti di lavoro.
Oltre alle analisi il volume contiene un dettagliatissimo Piano d’Azione, che definisce il percorso da compiere tra oggi e il 2020. Una prospettiva di grande respiro, in cui si colgono tutti gli elementi positivi di cui il sistema paese potrebbe avvantaggiarsi, che ricolloca l’Italia nella scia dei paesi che meglio hanno saputo imboccare la strada di un cambiamento che guarda al futuro.