Undicimila ospedalieri al lavoro con la navetta
Indagine della Provincia sulla mobilità di medici e infermieri per alleggerire il traffico intorno ai presidi. Tante ipotesi allo studio: parcheggi d´interscambio, car sharing, sconti per l´utilizzo di gruppo delle auto, potenziamento dei mezzi pubblici - da la Repubblica del 04.03.2007
05 March, 2007
<b>Diego Longhin</b>
Parcheggi per le auto con navette per portare al lavoro medici ed infermieri, potenziamento del car sharing, revisione delle linee e della frequenza dei mezzi pubblici attorno agli ospedali, sosta a prezzi scontati se la macchina è usata da un gruppo di colleghi. Sono solo alcune ipotesi che la Provincia, insieme a 5T, la società di Gtt che si occupa dei monitoraggi del traffico, sta studiando per spostare gruppi di dipendenti ospedalieri su bus e tram nel tragitto casa-lavoro. Obiettivo? Fare ordine nel disordine della circolazione attorno agli ospedali, soprattutto nelle ore di punta, riducendo il numero di vetture.
Per raggiungere lo scopo la Provincia ha finanziato con 70 mila euro un´indagine tra gli 11 mila addetti del quartiere degli ospedali, dove si trovano Molinette, Cto, Regina Margherita e Sant´Anna, del Giovanni Bosco, in zona Barriera di Milano, e del Maria Adelaide, in lungo Dora. Inchiesta simile a quella lanciata anche da Fiat. I questionari saranno distribuiti nei prossimi giorni. Entro giugno 5T dovrà elaborare i risultati e le proposte per migliorare il traffico attorno ai poli sanitari, incentivando il passaggio ai mezzi pubblici. «Bisogna cambiare mentalità - sottolinea Dorino Piras, assessore alla qualità dell´aria - le restrizioni, che siano targhe alterne o zone a traffico limitato, non sono sufficienti. Attorno agli ospedali gravitano migliaia di persone ogni giorno, ma non si sa nulla dei loro spostamenti e delle loro abitudini». E aggiunge: «Si ragioni per macrocategorie professionali e si rendano più funzionali i trasporti per quelli che devono usarli».
Piras, che lavora in accordo con il collega ai Trasporti, Campia, ha già pensato a qualche iniziativa, ma vuole avere prima il conforto dei dati per sapere quali sono gli spostamenti del personale sanitario. «Per quelli che vengono da fuori Torino si possono creare parcheggi di interscambio con navette dedicate negli orari di cambio turno». Secondo la Provincia la spesa non sarebbe ingente e le direttrici sono già note: corso Francia, corso Allamano, corso Regina Margherita, corso Unità d´Italia, corso Giulio Cesare, corso Orbassano. «Molti spazi sono già disponibili, basterebbe istituire il pullman o modificare il percorso e l´orario del mezzo pubblico esistente - aggiunge Piras - il dipendente sa che può lasciare la macchina, sa che c´è il bus e sa che può arrivare in orario al posto di lavoro senza problemi di parcheggio». Un vantaggio, anche economico. «Chi prende il bus potrebbe avere uno sconto del 35 per cento sul biglietto, sulla falsariga del ticket transport», dice Piras. In ballo c´è anche il potenziamento del car sharing e facilitazioni di parcheggio per chi usa l´auto in gruppo. «Tutto questo porterà ad un abbattimento delle vetture attorno agli ospedali, tra le zone più congestionate della città».
Tempi? A giugno saranno disponibili dati e proposte che saranno discusse con i vertici degli ospedali, dell´agenzia per la mobilità e di Gtt per potenziare i mezzi pubblici e rivedere le abitudini dei dipendenti. E gli ospedali sono solo l´inizio. Nel mirino della Provincia anche gli spostamenti dei bancari in centro, nel polo tra via Alfieri e piazza San Carlo.