La moto a idrogeno diventa realtà. Incredibile sorpasso sull\'auto
A Napoli e Benevento prende il via la prima sperimentazione italiana. Ma, soprattutto, in Inghilterra va in produzione il primo modello da enduro - da La Repubblica del 11.03.2007
13 March, 2007
<b>di VINCENZO BORGOMEO</b>
La moto sorpassa l'auto nella corsa all'idrogeno, nonostante l'enorme impegno e le infinite risorse delle case automobilistiche.
Dopo la presentazione dello scooter a idrometano, e l'interessante prototipo di bici a idrogeno diventa infatti realtà la moto da enduro (sempre a idrogeno) presentata in anteprima nel marzo del 2005: in Inghilterra sono stati appena avviati a una piccola produzione di serie un lotto di avveniristici prototipi. E fra l'altro, è proprio di questi giorni la notizia che a Napoli e a Benevento ci sarà la prima sperimentazione italiana con una trentina di scooter made in Italy (sono progettati dall'università di Benevento): verranno usati dai vigili urbani e il rifornimento avverrà in un distributore alimentato da energia fotovoltaica.
Ma torniamo allo scooter inglese, a oggi la proposta più concreta: il veicolo sfoggia un design piuttosto sofisticato con faro inglobato nella monoscocca (ricorda un po' la Mv Agusta 750 Gran Turismo), ma soprattutto ha un pregio incredibile. Ossia funziona: ha un'autonomia di 70 km e una velocità massima di 50 km/h.
Noi non l'abbiamo ancora guidato, ma secondo i nostri colleghi inglesi questo scooter impressiona per la sua facilità di funzionamento, non ha marce, ha una buona accelerazione ed è molto silenzioso.
Il che per la maggior parte dei centauri è quasi un difetto perché una moto senza rombo non è una moto. Ma non c'è problema: gli ingegneri inglesi hanno in progetto di accessoriarla con un rumore artificiale. Ma non solo per accontentare gli appassionati: c'è il rischio il silenzio renda il suo passaggio talmente inosservato da risultare pericoloso.
"Non è mai stata prodotta una motocicletta silenziosa prima d'ora e quindi nessuno ci è abituato", ha dichiarato Harry Bradbury, direttore di Intelligent Energy, la società che ha creato il prototipi. "Ora che ci apprestiamo a produrla stiamo pensando di aggiungervi una leggera modulazione di suono".
Il rumore artificiale imiterà dunque il rombo emesso dal motore e potrà essere usato quando si circola in città per avvertire chi si trova nei paraggi del passaggio del veicolo, ma sarà anche possibile spegnerlo quando si sta viaggiando in un luogo dove si vuole rispettare la quiete.
Immaginate la scena: prima di accendere il motore ci si potrà collegare il proprio iPod e scegliere il rombo da usare per il tragitto. Meglio il sound del bicilindrico della Ducati o quello del V2 Guzzi? Il 1000 della CBR o il tre cilindri della Triumph? Solo un motore non potrà essere replicato: quello dell'Harley. La casa di Milwaukee ha brevettato il suo "rumore".
(11 marzo 2007)