L´assessore: "Vogliamo incentivare l´uso delle due ruote"

<B>Diego Longhin</B>
Dopo il car sharing a Torino debutterà anche il bike sharing. La bici a noleggio per muoversi comodamente sfruttando i circa 20 chilometri di piste ciclabili che attraversano la città. Il progetto è già pronto e porta la firma dell´assessore all´Ambiente, Domenico Mangone.
L´obiettivo è trasformare la bicicletta in un mezzo di trasporto a tutti gli effetti, come già avviene in molte città dell´Emilia Romagna, dove il bike sharing è una formula collaudata. Anche il cambiamento del clima e gli inverni meno rigidi favoriscono l´uso delle due ruote e la platea di torinesi disposti a muoversi in sella è aumentata. «Il bike sharing è un modo per incentivare ancor di più l´uso della bicicletta, ideale ad esempio per muoversi in centro, e non solo per un giro nei parchi».
Il modello è semplice. Nei punti strategici della città verranno posizionate delle rastrelliere con sistemi di blocco-sblocco delle bici automatici. Chi vorrà usufruire del servizio avrà una tessera che permetterà di prendere e riconsegnare il mezzo in uno dei punti. I prezzi degli abbonamenti? «Saranno popolari», dice Mangone.
I numeri danno ragione all´assessore all´Ambiente: la metà degli spostamenti con auto copre una distanza compresa tra i 3 e i 5 chilometri, il 30 per cento è inferiore ai 2 chilometri. «La bicicletta è una valida alternativa». I tempi? «Rapidi - spiega Mangone - incontrerò gli assessori Passoni e Curti per definire gli ultimi aspetti e poi farò il bando per affidare il servizio».