MODENA - Gli studenti contro i portoghesi
Singolare iniziativa degli studenti: un free-magazine che mette gli studenti in prima linea nel difficile compito di capire il fenomeno dell’evasione sui mezzi pubblici e trovare i metodi per arginarlo
26 April, 2007
É l'alba, fa freddo, arriva l'autobus arancione. Un ‘tormento’ per molti studenti, che lo vedono come il simbolo della scarsa qualità del servizio di trasporto pubblico a loro rivolto. “Ma se ognuno pagasse il biglietto - ricordano altri coetanei - prima o poi tutti potrebbero veder arrivare una bella corriera blu, o argentata”. Questo è solo una delle istantanee scattate dai ragazzi al trasporto pubblico, sulle pagine di ‘MO*BY News’.
Un free magazine che mette gli studenti in prima linea, nel difficile compito di capire il fenomeno dell’evasione sui mezzi pubblici e trovare i metodi per arginarlo. Il giornalino, stampato in 40mila copie, verrà distribuito nei prossimi giorni in tutte le scuole superiori modenesi.
Il giornalino, promosso da aMo - Agenzia della mobilità di Modena - e dal Comitato consultivo degli utenti. è stato ideato e realizzato da Niccolò Ferretti, Jessica Cocchi e Gabriele Mainardi, tre studenti che frequentano la quinta dell’Istituto statale d’arte Venturi di Modena, affiancati dalla docente Antonella Battilani, con il coordinamento editoriale di Consorzio Concerto.
Gli obiettivi sono molteplici: innanzitutto contrastare l’abusivismo sui mezzi pubblici, rivolgendosi in particolare agli “under 18”, assidui utilizzatori degli autobus. Il secondo scopo è quello di sensibilizzare i più giovani su temi ad elevato valore civico, quali l’utilità del servizio di trasporto pubblico e il rispetto degli altri. Ultimo obiettivo, non per importanza, è coinvolgere i ragazzi nella pianificazione del servizio.
“Con questo nuovo magazine – sottolinea Nerino Gallerani, presidente di aMo – vorremmo aprire un canale di comunicazione con i ragazzi, una delle principali “categorie” di fruitori del trasporto pubblico. Il giornalino, per le sue caratteristiche, si presta a creare con loro una continuità di rapporto utile a comprenderne le esigenze. Può essere quindi il mezzo con cui raccogliere sollecitazioni e suggerimenti volti a migliorare il servizio.”
Il risultato è un manifesto formato A2 pieghevole, colorato e accattivante, che parla soprattutto per foto e immagini. Un magazine fatto per essere letto e approfondito dagli adolescenti.
Uno sguardo al primo numero. Nella prima e quarta pagina di copertina, compaiono elaborazioni grafiche di foto realizzate dagli studenti. Il soggetto è il protagonista della pubblicazione: il trasporto pubblico. Nella seconda e terza pagina, divise in 4 spazi, prevalgono i testi scritti. Viene ritratto il viaggio come esperienza quotidiana degli studenti, in tutti i suoi aspetti: da quello più strettamente sensoriale (Tu puzzi), a quello più razionale, che implica anche giudizi critici.
Il filo conduttore dei 4 riquadri è il richiamo al rispetto per gli altri: una sollecitazione che va dall’invito a lavarsi prima di salire su un autobus (Tu puzzi), all’invito a fornire mezzi più confortevoli (Irresistibile tormento) e, d’altra parte, a pagare il titolo di viaggio, proprio perché sia possibile adeguare i veicoli alle aspettative degli utenti. Spazio anche alle interviste agli studenti, per capire le ragioni della scelta di non timbrare il biglietto e il comportamento nei confronti di chi non convalida.
L’interno del Magazine è un unico paginone interamente dedicato agli stratagemmi messi in atto dai ragazzi per eludere i controlli sugli autobus, quando viaggiano senza biglietto. 3 fotostorie in cui non esiste lieto fine: la “delusione” è inevitabile. Scoperti dal verificatore, gli evasori finiscono sempre con il prendersi una multa. Inutile salire dalla porta posteriore, fare finta di niente di fronte al controllore, o pensare che non valga la pena timbrare perché arriva “l’autobus arancione”. C’è un unico metodo davvero efficace per evitare sanzioni: viaggiare in regola. D’altronde, come ricordano i membri della Consulta degli studenti “Se il servizio non funziona, cominciamo col pagare il biglietto”.
É già in programma la seconda uscita del giornalino, che coinvolgerà un numero crescente di studenti all’inizio del nuovo anno scolastico.