Presentato il Rapporto 2006 sulla raccolta della carta
Cresce la quantità di materiale cellulosico differenziato e riciclato in Italia. Nel 2006, le tonnellate avviate al recupero sono state oltre 2,5 milioni, con un aumento del 7,4% rispetto al 2005. Comieco: «Ora bisogna investire sul Sud»
03 July, 2007
<b><font size="1"><i>Silvana Santo</i></font></b>
Oltre 2,5 milioni di tonnellate avviate al riciclo, pari a circa 44 chili annui pro capite, con un incremento del 7,4% rispetto all’anno precedente. Questi, in sintesi, i livelli raggiunti nel 2006 dalla raccolta differenziata di carta e cartone in Italia, presentati a Roma dal Consorzio nazionale recupero e riciclo imballaggi a base cellulosica (Comieco). I numeri sono estratti dal XII rapporto sulla raccolta differenziata di carta e cartone, relativo appunto al 2006. Secondo i dati contenuti nel documento, la frazione cellulosica (carta, cartone e cartoncino) rappresenta il punto di forza della raccolta differenziata nel nostro paese, che si colloca, in questo settore, ai primi posti in Europa. Tanto che il primato continentale per la quantità di carta raccolta nel 2006 (174, 3 chili per abitante) spetta alla città di Prato, mentre Milano è seconda tra le grandi aree metropolitane, alle spalle di Vienna.
Buone notizie anche per la capitale, che con quasi 100mila tonnellate raccolte (pari a circa 39 chili per abitante) ha superato Londra in questa speciale classifica. Fanalino di coda rimane il mezzogiorno, che parte da una situazione di grande svantaggio, ma fa segnare un incremento del 14,7 % rispetto al 2005. «Proprio il Sud - ha dichiarato Claudio Romiti, presidente di Comieco - rappresenta la nuova frontiera della raccolta differenziata, perché, a differenza del settentrione, offre margini di miglioramento ancora molto alti». La necessità di investire sulle regioni meridionali è condivisa da Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente della Camera: «Non esistono limiti di carattere antropologico per la riuscita della raccolta differenziata, e molti esempi dimostrano che anche al Sud si possono ottenere risultati eccellenti. Ma è necessario un quadro normativo più chiaro e più stabile». Auspicio condiviso da molti degli addetti ai lavori intervenuti alla presentazione del rapporto, che hanno chiesto regole più precise e un sistema incentivante che premi le comunità virtuose. «La nostra proposta - ha concluso Carlo Montalbetti, direttore di Comieco - è che l’Iva sulla tariffa rifiuti, che adesso finisce nelle casse dello stato, venga restituita ai comuni che raggiungono i risultati migliori nella raccolta differenziata».