Italiani e mobilità: più spostamenti, più chilometri e più tempo in auto
La sintesi e i dati dell’Osservatorio “Audimob” di Isfort del primo semestre del 2007. Resi noti a fine agosto
30 August, 2007
I dati dell’Osservatorio “Audimob” di Isfort relativi al primo semestre del 2007 disegnano un quadro caratterizzato da una decisa crescita della domanda di mobilità, in particolare in termini di numero di spostamenti, chilometri percorsi e tempo dedicato agli spostamenti. Infatti, se da un lato diminuisce leggermente la quota di popolazione mobile (chi effettua almeno uno spostamento in un giorno medio feriale), che passa dall’83,1% della prima parte del 2006 all’82,5% del primo semestre 2007, dall’altro lato aumentano in modo corposo il numero medio di viaggi della popolazione mobile, da 2,94 a 3,19, il tempo medio dedicato giornalmente agli spostamenti, da 59,8 minuti a ben 65,2 minuti, nonché la distanza media percorsa, da 31,6km a 36,6km. Tutti questi indicatori raggiungono nei primi sei mesi del 2007 il loro valore più alto dall’avvio delle rilevazioni dell’Osservatorio “Audimob” (gennaio 2000). L’incremento della domanda di mobilità è spiegata essenzialmente dalla crescita delle percorrenze di norma caratterizzate da maggiore irregolarità. Nel primo semestre del 2007, infatti, si accentua l’incidenza sia dei viaggi determinati da esigenze relative alla gestione familiare - che nel confronto con il 2006 crescono dello 0,3% attestandosi al 30,9% -, sia soprattutto di quelli riguardanti il tempo libero che aumentano del 4,7%, raggiungendo quota 32,9% (in totale queste due motivazioni rappresentano il 65,8%). Per contro diminuisce il peso degli spostamenti tradizionalmente più regolari e sistematici, ovvero quelli per ragioni di lavoro o di studio. In particolare nel primo caso il decremento registrato nel primo semestre dell’anno raggiunge i 4,1 punti percentuali, determinando una quota di viaggi per lavoro pari al 30,9% del totale, vale a dire la quota più bassa dal 2000. Passando poi all’analisi del mercato della mobilità rispetto ai mezzi di trasporto utilizzati, il dato congiunturale del primo semestre 2007 fa emergere, rispetto allo stesso periodo del 2006, il significativo incremento (+2,1%) della quota degli spostamenti effettuati con vettori motorizzati, pari ora al 79,3% del totale. Specularmente, diminuisce l’incidenza della mobilità lenta (a piedi o in bicicletta) che scende dal 22,9% al 20,7% del totale. La crescita, assoluta e relativa, della mobilità motorizzata è stata assorbita quasi interamente dai mezzi individuali. Infatti il numero indice degli spostamenti in automobile passa da 101,4 del primo semestre 2006 (base 100=2001) a 112,6 del primo semestre 2007. Ancora più forte l’impennata di moto e motocicli: da 69,7 a 82,5. Il trasporto pubblico resta invece al palo. Il numero indice relativo all’ammontare complessivo degli spostamenti cresce leggermente, da 103,2 a 103,4, ma a fronte del sensibile incremento della domanda di mobilità nello stesso periodo, questa performance si traduce in una perdita di share di mercato pari a 1,2 punti percentuali e in una quota sulla mobilità motorizzata attestata ad appena il 12% (livello più basso dal 2001 ad oggi).