Rifiuti, un piano del Campidoglio per evitare la crisi
Previsti per i prossimi mesi l’apertura di nuovi impianti per la produzione del cdr e l'aumento del numero di cassonetti per la raccolta differenziata. Intanto, un dossier di Legambiente Lazio denuncia: «A Roma si differenzia pochissimo»
29 January, 2008
<b><i>Silvana Santo</b></i>
Raddoppio dei cassonetti per la differenziata e apertura di nuovi impianti di produzione di cdr (combustibile da rifiuti). Sono questi i nodi principali del “piano” predisposto dal Campidoglio per scongiurare il rischio di tracollo nella gestione dei rifiuti nella capitale, in attesa che vengano ultimati i lavori per il gassificatore di Malagrotta e i termovalorizzatori previsti dal piano rifiuti della Regione Lazio. Entro febbraio, intanto, dopo diversi rinvii, dovrebbe finalmente partire la raccolta differenziata porta a porta nel quartiere di Massimina, terza zona di Roma scelta per la sperimentazione del nuovo servizio dopo Colli Aniene e Decima.
Le misure messe in campo dal Comune puntano a tamponare una situazione critica, che vede, come rivela <a href="http://www.ecodallecitta.it/index.php?id=8986"> il dossier elaborato da Legambiente Lazio</a>, la raccolta differenziata a livelli molto bassi e la discarica di Malagrotta, che nel 2006 ha accolto oltre un milione e 300mila tonnellate di rifiuti, ormai traboccante. Tanto che lo sversatoio doveva essere chiuso alla fine del 2007, ma l'ultima finanziaria ha concesso l'ennesima proroga, scatenando le reazioni degli abitanti e delle amministrazioni locali.